Comunicati Stampa

Con Hugo scopriremo i primi lampi gamma

Andare alla ricerca di lampi di raggi gamma non è facile: sono molto deboli e la maggior parte dei satelliti non può intercettarli. Questi eventi incredibilmente energetici, che osserviamo come lampi estremamente luminosi nelle frequenze dei raggi gamma, potrebbero però essere presto osservati con un telescopio dedicato, chiamato Hugo, al quale stanno lavorando ricercatori da tutto il mondo, compresi quelli dell’Inaf. Maggiori dettagli su Nature Astronomy Continue reading

Un miliardo d’anni di storia cosmica al computer

Un team guidato da ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica ha realizzato una simulazione dell’evoluzione di una remota regione di formazione stellare che riesce a descrivere con un livello di dettaglio mai raggiunto prima la sua storia, per un intervallo di tempo di quasi un miliardo di anni Continue reading

Lofar si sintonizza sui Megahalo

Un gruppo internazionale di ricercatrici e ricercatori, tra cui alcuni dell’Istituto nazionale di astrofisica e dell’Università di Bologna, ha individuato per la prima volta attorno a quattro ammassi di galassie delle gigantesche regioni che emettono onde radio e si estendono anche per 10 milioni di anni luce. Lo studio viene pubblicato oggi sulla rivista Nature Continue reading

Metis osserva un colpo di frusta magnetico sul Sole

Catturato per la prima volta dal coronografo Metis di Solar Orbiter uno “switchback” solare, un’inversione del campo magnetico locale nell'atmosfera della nostra stella che, come sotto l’effetto di una frusta, si propaga a grandissime distanze nello spazio interplanetario. Il lavoro che descrive la scoperta, pubblicato su Astrophysical Journal Letters, è a guida Inaf Continue reading

BL Lacertae, il blazar con il getto sinuoso

Il Whole Earth Blazar Telescope, una collaborazione di astronomi di cui fanno parte ricercatrici e ricercatori dell’Inaf, ha scoperto che la radiazione del getto del blazar mostra forti oscillazioni cicliche di luminosità nell’arco di alcune ore. Secondo il team, ciò è dovuto al fatto che il getto non è esattamente rettilineo: presenta una piega a una distanza di circa 16 anni luce dal buco nero che ha deviato ritmicamente il potentissimo flusso di radiazione verso di noi Continue reading

Il “combustibile” delle galassie, 4 miliardi di anni fa

Uno studio dell’Università di Padova e dell’Istituto nazionale di astrofisica, guidato da Francesco Sinigaglia e pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, indica che queste galassie lontane hanno riserve di idrogeno atomico comparabili a quelle delle galassie più vicine Continue reading

Gaia l’investigatrice, così stana coppie di buchi neri

Un team di astrofisici guidato da Filippo Mannucci dell’Inaf di Arcetri ha ideato un nuovo metodo per individuare rapidamente e sull’intero cielo coppie di buchi neri supermassicci. La tecnica si avvale dei dati raccolti dal telescopio spaziale Gaia dell’Esa ed è stata confermata da osservazioni con Hubble, Lbt e altri grandi telescopi da terra. I risultati sono descritti in un articolo pubblicato oggi su Nature Astronomy Continue reading

Istantanea di moti a spirale

Osservate, per la prima volta in maniera diretta, le linee di flusso di un “disk wind” magnetoidrodinamico, il vento che, secondo le previsioni teoriche, si origina dai dischi di accrescimento intorno a oggetti cosmici come stelle in formazione e buchi neri. A firmare la scoperta, pubblicata oggi su Nature Astronomy, un team internazionale guidato da Luca Moscadelli dell’Inaf, mediante le osservazioni radio di un’emissione “maser” dell’acqua nei pressi di una stella nascente realizzate con il Vlbi array, una rete globale di 26 radiotelescopi distribuiti tra l’Europa, l’Asia e gli Stati Uniti Continue reading