Comunicati Stampa

Jwst cattura la drammatica fusione quasar-galassie

Osservate con il telescopio spaziale James Webb le interazioni tra un lontanissimo quasar e due galassie satelliti massicce nell’universo lontano, a meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang. Lo studio, guidato da Roberto Decarli e Federica Loiacono dell’Inaf di Bologna, conferma che si tratta un sistema estremamente evoluto, sia in termini di massa che di evoluzione chimica Continue reading

L’astronomia europea si riunisce a Padova

Dall’1 al 5 luglio attesi quasi 1800 partecipanti al meeting annuale dell’Eas, la European Astronomical Society. Si tratta del più grande congresso europeo dedicato all’astrofisica, nonché momento fondamentale per la condivisione delle conoscenze e per la creazione di nuove sinergie tra i ricercatori di tutto il mondo. Durante i cinque giorni dell’evento è previsto anche un servizio di assistenza all’infanzia Continue reading

Fosfati idrosolubili nelle rocce di Bennu

I primi risultati delle analisi del campione di rocce dell’asteroide Bennu, prelevato e riportato a terra lo scorso autunno dalla missione Osiris-Rex della Nasa, rivelano la presenza di molta acqua nella storia dell’asteroide, agli albori del Sistema solare. Fra gli autori dello studio, pubblicato ieri su Meteoritics & Planetary Science, ci sono anche due ricercatori dell’Inaf di Padova, Maurizio Pajola e Filippo Tusberti Continue reading

Juno mostra i laghi di lava di Io in alta definizione

From left, Ganymede, Europa, and Io – the three Jovian moons that NASA’s Juno mission has flown past – as well as Jupiter are shown in a photo illustration created from data collected by the spacecraft’s JunoCam imager. Credit: Image data: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS. Image processing: Kevin M. Gill (CC BY); Thomas Thomopoulos (CC BY)Le immagini a infrarossi ottenute dallo strumento Jiram a bordo della sonda Juno della Nasa animano la discussione sul funzionamento interno di Io, la luna più calda di Giove. «L’elevata risoluzione spaziale delle immagini a infrarossi di Jiram, combinata con la posizione favorevole di Juno durante i sorvoli, ha rivelato che l'intera superficie di Io è coperta da laghi di lava contenuti in strutture simili a caldere», dice Alessandro Mura dell’Inaf, primo autore dello studio Continue reading

Jwst osserva antichissimi ammassi stellari

Gli ammassi stellari osservati con il telescopio spaziale James Webb in una galassia a soli 460 milioni di anni dopo il Big Bang potrebbero essere i progenitori degli ammassi globulari che popolano le galassie odierne. È il risultato di un gruppo di ricerca internazionale a cui partecipano anche Eros Vanzella e Matteo Messa dell’Istituto nazionale di astrofisica, pubblicato oggi su Nature Continue reading

Ixpe svela un tesoro nascosto nella Via Lattea

Osservata con il telescopio spaziale Ixpe l’emissione in polarizzazione X di Cygnus X-3, ora classificato come Ulx, vale a dire una sorgente di raggi X ultra-luminosa. «ll valore misurato, pari a oltre il 20 per cento, non può essere spiegato con nessun modello applicabile alle altre sorgenti di questo tipo», dice Fabio Muleri dell’Inaf di Roma, «e quindi ne abbiamo dovuto sviluppare uno appositamente» Continue reading

Raffiche di vento relativistico da un lontano quasar

Tramite osservazioni multibanda, un gruppo di astrofisici guidati da Manuela Bischetti dell'Inaf e dell'Università di Trieste ha studiato, in un range di scale spaziali molto ampio e dalle regioni più nucleari fino al mezzo circumgalattico, il quasar più lontano con misura di vento nucleare e l’alone di gas più esteso (circa 50mila anni luce) rilevato in epoche remote. Lo studio su The Astrophysical Journal Continue reading

Eppur si muove, ai confini della materia oscura

Sviluppando una nuova tecnica che consente di misurare le curve di rotazione delle galassie tramite il fenomeno della lente gravitazionale debole, un nuovo studio dimostra che le velocità di rotazione rimangono inaspettatamente costanti anche a distanze molto grandi dal centro. Un risultato in linea con le previsioni della teoria della gravità modificata, che non contempla la presenza di materia oscura nell’universo. Fra gli autori dello studio, Federico Lelli dell’Inaf di Arcetri Continue reading