14 giugno 2015 – Il lander di Rosetta, Philae, si è risvegliato

Il lander di Rosetta, Philae, si è risvegliato dopo sette mesi in ibernazione sulla superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.
Continue readingDetermina approvazione atti n. 173 del 15/06/2015
Fate come se qui ci fosse un titolo
Visto che ogni tanto me lo chiedete: no, questo blog non è morto. Diciamo che è in ibernazione.
Ora, io lo so che quando uno dice "non ho tempo" in realtà sta dicendo "non ho voglia". L'ho sempre pensata così, e la penso così tuttora. Nella vita si stabiliscono delle priorità, e evidentemente scrivere qui sopra non è più una priorità. D'altra parte, sono quasi dieci anni che esiste Keplero, e le cose cambiano parecchio, in dieci anni. Ho sempre curato questo spazio nei ritagli di tempo, e man mano quei ritagli sono diventati coriandoli. Scrivere due rubriche ogni mese (su Le Scienze e su Wired: spero che le seguiate, altrimenti che parliamo a fare?) è un impegno serio, e nel frattempo sto anche lavorando a un libro nuovo. In più bisogna far progredire la scienza, addestrare i prossimi Einstein e, se avanza qualcosa, avere una vita.
Insomma è colpa mia, d'accordo. Però è anche un po' colpa vostra. È inutile che fischiettate, lo vedo che non è più come prima, che siete tutto il tempo sui social. Pure io, peraltro. Se devo scrivere una cosa breve, se devo solo segnalare qualcosa, è più veloce, più pratico, più immediato farlo su Twitter e su Facebook. Perché poi c'è anche che, purtroppo, sono un perfezionista (altro che principio di Pareto), per cui, quando avrò finito di scrivere queste quattro righe, perderò altrettanto tempo a decidere un titolo che mi soddisfi e, alla fine, quando premerò il tasto "pubblica", guarderò l'orologio e la lista delle cose da fare e penserò che così non può andare. (E poi, dopo due ore, mentre sono concentrato in qualcos'altro, mi verrà in mente un titolo migliore.)
E quindi che si fa? E che ne so? In ogni caso questo è il periodo in cui chiunque incontri ti dice "ne riparliamo dopo l'estate". Ci faremo venire in mente qualcosa. Qualcosa di nuovo, magari, perché le cose cambiano.
Voi comunque restate in ascolto, non si sa mai. Pure Philae, avete visto?, ha dormito sette mesi e poi si è risvegliata.
UN LICEO DI FIRENZE TRA I DUE VINCITORI DELLA COMPETIZIONE DEL CERN “A BEAMLINE FOR SCHOOLS”
COMUNICATO STAMPA
Il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze è tra i due vincitori della competizione del CERN “A Beamline for Schools” (BL4S), una linea di fascio per le scuole. Dieci studenti del team fiorentino “Leo4G”, insieme ai compagni sudafricani della squadra “Accelerating Africa”, del St John's College and Barnato Park High School di Johannesburg, si recheranno a settembre per una settimana nei laboratori di Ginevra. Al CERN, proprio come i fisici di professione, potranno sperimentare direttamente il loro progetto, realizzato con l’aiuto dei ricercatori della sezione di Firenze dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). La proposta italiana, denominata “Molto più di una web-cam: un rivelatore di particelle low-cost”, è stata premiata, come quella sudafricana, per motivazione degli studenti, credibilità, fattibilità e capacità di seguire i dettami del metodo scientifico. Gli studenti del team fiorentino Leo4G utilizzeranno un fascio di particelle, messo a disposizione da uno degli acceleratori del CERN, per la calibrazione di un rivelatore di particelle costruito a partire da comuni materiali low cost, come una web-cam personalizzata.
“Fin dall’inizio ho creduto e scommesso sull’effetto positivo che il coinvolgimento in questa esperienza avrebbe avuto su di me e i miei studenti - commenta Manuela Lima, insegnante del Leonardo da Vinci di Firenze -. Abbiamo lavorato duramente, anche al di fuori dell’orario scolastico, e tutti hanno contribuito al meglio delle loro possibilità”. Gli studenti italiani hanno dovuto superare una severa selezione, vincendo la concorrenza iniziale di 212 proposte giunte da 40 Paesi di tutto il mondo, di cui 18 italiane, e di più di mille studenti. Una selezione basata su criteri analoghi a quelli affrontati dagli scienziati per le collaborazioni di ricerca. “È stata una corsa contro il tempo - continua l’insegnante italiana -, perché abbiamo avuto veramente poco tempo per preparare il nostro progetto”. Gli studenti vivono con grande entusiasmo l’attesa di recarsi al CERN. “L’opportunità che ci viene data è unica. Noi pensiamo che questa esperienza ci farà crescere molto, facendoci conoscere uno dei più avanzati centri di ricerca del mondo”, commenta Sabrina, studentessa del Leonardo da Vinci. “Sono certa - conclude Manuela Lima - che nessuno di noi dimenticherà mai questa fantastica esperienza e questo importante traguardo”.
Il CERN fa scuola
La Beamline for Schools è una selezione internazionale che ogni anno offre agli istituti superiori di tutto il mondo la possibilità di partecipare a un vero e proprio esperimento scientifico al CERN di Ginevra, dov’è appena iniziata una nuova era della fisica con la ripartenza del superacceleratore Large Hadron Collider (LHC) e le collisioni tra fasci di protoni all’energia record di 13 TeV, 13 mila miliardi di elettronvolt. Alla BL4S sono ammesse squadre di un massimo di 30 studenti, che abbiano compiuto 16 anni di età e siano coordinate da almeno un docente. Il CERN, per aiutare insegnanti e studenti, introduce i concetti di base relativi alla fisica delle particelle attraverso dei video pubblicati online e sui social network. Per concorrere, i candidati devono registrarsi sul sito del CERN, inviando una lettera motivazionale e alcuni tweet in cui descrivono, nello spazio di 140 caratteri, le ragioni della loro candidatura. Tra i “cinguettii” di quest’anno molti fanno riferimento ad alcuni temi di frontiera della fisica moderna, come gli universi paralleli o la materia oscura. Una scuola spagnola ha, ad esempio, scritto che “se la teoria del multiverso fosse vera, allora dovrebbe esistere almeno uno degli infiniti universi in cui risultare vincitori della competizione”. Dopo una prima fase di selezione le squadre scelte, 119 sulle 212 iniziali, devono presentare, proprio come fanno gli scienziati per le collaborazioni di ricerca, una proposta di esperimento, formata da una parte scritta in inglese e un video. Una selezione che vede diverse fasi intermedie, alla fine delle quali solo due team sono scelti dal CERN per condurre i loro esperimenti a Ginevra.
Per maggiori informazioni:
Il video di presentazione inviato al CERN dal liceo di Firenze
La mappa mondiale degli istituti che hanno partecipato alla selezione 2015
I dettagli della competizione sul sito del CERN
Sull’ultimo numero della rivista dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) “Asimmetrie”
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Holiday-An older practice that should be placed or great industry for industry
Zayan would have been a nine years old boy. He was laying at the home window with his little, comfy sleep whereas almost every other young child of your city was celebrating pre-Holiday family vacations.write my essay custom writing He was neither of the two delighted nor enthusiastic for The holiday season but was puzzled and was pondering a thing when his grandmother inserted his room in your home soon after knocking the door. “Zayan why are you sitting down listed here on their own in this particular dark-colored place my dear boy or girl?” He didn’t replied. “Why are not you honoring like people?” she questioned all over again. Continue reading
Uno ‘Scudo magnetico’ per proteggere gli astronauti
[Reblog]: Nobel laureate resigns from European Research Council after ‘trouble with girls’ comments
