Michela Imblack, per studiare i buchi neri intermedi
 Intervista a Michela Mapelli, professoressa di fisica computazionale all'Istituto di astrofisica teorica dell’Università di Heidelberg, ex-ricercatrice Inaf, che ha vinto uno dei finanziamenti più prestigiosi nel mondo della ricerca: l’Erc advanced grant, con 2.5 milioni di euro per studiare come si formano e che caratteristiche hanno i buchi neri di massa intermedia Continue reading
Intervista a Michela Mapelli, professoressa di fisica computazionale all'Istituto di astrofisica teorica dell’Università di Heidelberg, ex-ricercatrice Inaf, che ha vinto uno dei finanziamenti più prestigiosi nel mondo della ricerca: l’Erc advanced grant, con 2.5 milioni di euro per studiare come si formano e che caratteristiche hanno i buchi neri di massa intermedia Continue reading 	                    
	                Su Encelado, un oceano più alcalino del previsto
 Una nuova ricerca ha stimato un pH tra 10,1 e 11,6 per l’oceano di Encelado, quindi più alcalino di quanto si pensasse. Il dato, ricavato analizzando i fosfati nei pennacchi, suggerisce forti interazioni tra acqua e rocce basiche. Questo ambiente potrebbe comunque supportare forme di vita, come i microrganismi metanogeni. Lo studio verrà pubblicato su Icarus Continue reading
Una nuova ricerca ha stimato un pH tra 10,1 e 11,6 per l’oceano di Encelado, quindi più alcalino di quanto si pensasse. Il dato, ricavato analizzando i fosfati nei pennacchi, suggerisce forti interazioni tra acqua e rocce basiche. Questo ambiente potrebbe comunque supportare forme di vita, come i microrganismi metanogeni. Lo studio verrà pubblicato su Icarus Continue reading 	                    
	                Una nuova cometa interstellare
 All'alba del 1 luglio 2025 è stata scoperta una nuova cometa interstellare che si sta rapidamente avvicinando al Sole e la notte scorsa è stata osservata dal telescopio di Loiano dell'Inaf, in provincia di Bologna. Si tratta della seconda cometa dopo la 2I/Borisov. Il passaggio al perielio avverrà il prossimo 29 ottobre, mentre la minima distanza con la Terra verrà raggiunta il 19 dicembre. Ecco quello che sappiamo Continue reading
All'alba del 1 luglio 2025 è stata scoperta una nuova cometa interstellare che si sta rapidamente avvicinando al Sole e la notte scorsa è stata osservata dal telescopio di Loiano dell'Inaf, in provincia di Bologna. Si tratta della seconda cometa dopo la 2I/Borisov. Il passaggio al perielio avverrà il prossimo 29 ottobre, mentre la minima distanza con la Terra verrà raggiunta il 19 dicembre. Ecco quello che sappiamo Continue reading 	                    
	                Pianeti che si fanno male da soli
 La missione Cheops dell’Agenzia Spaziale Europea ha individuato un esopianeta che sembra innescare brillamenti di radiazione dalla stella attorno alla quale orbita. Queste imponenti esplosioni stanno spazzando via l’atmosfera rarefatta del pianeta, facendola diminuire ogni anno. Tutti i dettagli su Nature Continue reading
La missione Cheops dell’Agenzia Spaziale Europea ha individuato un esopianeta che sembra innescare brillamenti di radiazione dalla stella attorno alla quale orbita. Queste imponenti esplosioni stanno spazzando via l’atmosfera rarefatta del pianeta, facendola diminuire ogni anno. Tutti i dettagli su Nature Continue reading 	                    
	                La materia oscura nel mirino di Webb
 Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale James Webb, l’Ammasso Proiettile è stato analizzato con un livello di dettaglio senza precedenti. Le immagini, combinate con i dati Chandra, hanno permesso di mappare la distribuzione di massa rivelando nuovi indizi sulla natura della materia oscura e sulla storia dinamica del sistema. Tutti i dettagli su ApJ Letters Continue reading
Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale James Webb, l’Ammasso Proiettile è stato analizzato con un livello di dettaglio senza precedenti. Le immagini, combinate con i dati Chandra, hanno permesso di mappare la distribuzione di massa rivelando nuovi indizi sulla natura della materia oscura e sulla storia dinamica del sistema. Tutti i dettagli su ApJ Letters Continue reading 	                    
	                Venere svelata da due satelliti meteo
 Utilizzando i dati di due satelliti meteorologici giapponesi, un team di scienziati dell’Università di Tokyo ha monitorato le variazioni della temperatura di Venere su scala giornaliera e annuale, svelando nuovi dettagli sulla circolazione atmosferica del pianeta. Lo studio dimostra che tali veicoli spaziali possono coadiuvare future missioni spaziali e osservazioni da Terra. Tutti i dettagli su Earth, Planets and Space Continue reading
Utilizzando i dati di due satelliti meteorologici giapponesi, un team di scienziati dell’Università di Tokyo ha monitorato le variazioni della temperatura di Venere su scala giornaliera e annuale, svelando nuovi dettagli sulla circolazione atmosferica del pianeta. Lo studio dimostra che tali veicoli spaziali possono coadiuvare future missioni spaziali e osservazioni da Terra. Tutti i dettagli su Earth, Planets and Space Continue reading 	                    
	                Scoperta galassia fossile a tre miliardi di anni luce
 Grazie a osservazioni ad altissima risoluzione con il Large Binocular Telescope in Arizona, un team guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica ha confermato l’esistenza di una galassia rimasta praticamente immutata per circa sette miliardi di anni: un autentico fossile cosmico che permette di studiare la formazione delle prime galassie nella storia dell’universo Continue reading
Grazie a osservazioni ad altissima risoluzione con il Large Binocular Telescope in Arizona, un team guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica ha confermato l’esistenza di una galassia rimasta praticamente immutata per circa sette miliardi di anni: un autentico fossile cosmico che permette di studiare la formazione delle prime galassie nella storia dell’universo Continue reading 	                    
	                Su Marte, un buon punto da cui partire
 Identificato ghiaccio d'acqua a pochi decimetri dalla superficie marziana in un'area ideale per future missioni umane. Analizzando forme periglaciali e crateri recenti, è stato possibile confermare la presenza attuale di ghiaccio. Questo potrebbe preservare tracce di vita e facilitare l’accesso all’acqua. Abbiamo intervistato la geologa planetaria Erica Luzzi, prima autrice dello studio Continue reading
Identificato ghiaccio d'acqua a pochi decimetri dalla superficie marziana in un'area ideale per future missioni umane. Analizzando forme periglaciali e crateri recenti, è stato possibile confermare la presenza attuale di ghiaccio. Questo potrebbe preservare tracce di vita e facilitare l’accesso all’acqua. Abbiamo intervistato la geologa planetaria Erica Luzzi, prima autrice dello studio Continue reading 	                    
	                

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