blogg

Comics & Science

All'inizio dell'anno ho ricevuto una email: «Stiamo organizzando una cosa, ti andrebbe di partecipare?». L'email si è autodistrutta dopo trenta secondi, ma ho fatto in tempo ad accettare.

Così, qualche tempo dopo, mi sono ritrovato insieme ad altri scienziati nello scantinato di una libreria di Roma per partecipare a una riunione supersegreta. In fondo alla sala poco illuminata, seduto dietro un lungo tavolo, c'era una persona che ci è stata presentata come un famoso autore di fumetti, e a cui ci è stato detto di rivolgerci con il nome in codice "Leo". Questo particolare potrà servire a spiegare come mai alcuni dei presenti stringevano fra le mani tremanti la copia di un albo che aveva per protagonista un topo. No, non quello, un altro.

Non sono autorizzato a rivelare i dettagli di ciò che è successo in seguito. Mi limiterò a riferire che "Leo", senza lasciarsi impietosire dai maldestri tentativi di captatio benevolentiae ("Sono un fan della prima ora, la seguo dai tempi di Steamboat Willie!") ha invitato uno dopo l'altro gli scienziati a sedersi di fronte a lui e li ha interrogati, segnando le risposte su un taccuino. A un certo punto è toccato pure a me.

Qualche giorno fa, dopo mesi passati a svegliarmi nel cuore della notte urlando "Non lo so, cos'è l'energia oscura, lo giuro!", ho ricevuto un'altra email. Diceva «Sta per uscire» e conteneva un file pdf. La prima pagina era questa:


Era tutto vero, quindi. Quel "Leo" era davvero un autore di fumetti, visto che qui dentro c'è una storia scritta e disegnata da lui. Io l'ho letta, e adesso conosco la triste vicenda del matematico Jean-Pierre Bagolot e della sua lotta con il pettine, le teorie incomprese dell'astrofisico Henri Gordon Leverain, ma soprattutto mi interrogo sul mistero che si nasconde dietro la Grande Enciclopedia delle Scienze. Ho ancora le lacrime agli occhi. Per le risate.

Se volete leggerlo anche voi (e ve lo consiglio) Comics & Science verrà presentato in anteprima al Festival della Scienza di Genova il 26 e 27 ottobre. Saranno presenti Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ideatori e curatori dell'albo, pubblicato dal CNR) insieme a Leo Ortolani personalmente di persona (che non sarà lì per interrogare, ma per firmare le copie).

Si replica a Lucca Comics, il 2 novembre a partire dalle 12.15 (in quell'occasione ci sarò anch'io, ma di questo parliamo meglio un'altra volta).
Continue reading

Nei panni di Baumgartner



È passato un anno dal salto di Felix Baumgartner dalla stratosfera e c'è un video che mostra l'intera caduta in tempo reale e in prima persona. (Interessanti anche i dati fisici e biometrici.) Per i veri appassionati c'è anche un documentario sull'impresa (ma bisogna essere registrati a rdio).

(via kottke)
Continue reading

Scienza e comunicazione digitale

La scorsa settimana sono stato all'Università di Salerno, ospite di COM:UNI:CARE Live Conference. C'era anche una sessione sulla comunicazione scientifica in rete, io ho parlato della mia esperienza con questo blog. Qui c'è il video con gli interventi (il mio inizia intorno al minuto 5:30).
Continue reading

Colonie nello spazio

© Don Davis / NASA

Mentre scrivevo la rubrica che trovate su Wired di questo mese, mi sono imbattuto nella riproduzione integrale di Colonies in Space, un libro del 1977 di T. A. Heppenheimer, lodato anche da Asimov e Bradbury. È un approfondimento dei temi trattati nell'articolo pionieristico di Gerard O'Neill, The Colonization of Space (che fu poi espanso dallo stesso O'Neill nel famoso The High Frontier).

Ecco un estratto dal capitolo What's to Do on Saturday Night?:
And for home entertainment, of course, people will have their stereos, their tape decks and TV's. There will quite likely be a brisk trade in copying tapes of current hits, since new records would prove difficult either to import (the freight rates again) or to manufacture within the colony. The colony will have its own radio and TV stations, which will originate some of their own programing, but which will mainly serve to rebroadcast transmissions from Earth. A single laser beam from Earth can easily carry the programing of all 83 TV channels, both UHF and VHF. One wonders how the colonists will react to "Star Trek" or "Space: 1999."
Notevole per riscoprire il clima di un'epoca in cui si studiava seriamente la possibilità di stabilire una presenza permanente fuori del nostro pianeta, per le informazioni tecniche piuttosto dettagliate e per le illustrazioni pazzesche.

Se vi è venuta voglia, c'è anche Toward Distant Suns, dello stesso autore.
Continue reading

Il Nobel per la Fisica 2013

Congratulazioni a Peter Higgs e François Englert, vincitori del premio Nobel per la Fisica 2013:
for the theoretical discovery of a mechanism that contributes to our understanding of the origin of mass of subatomic particles, and which recently was confirmed through the discovery of the predicted fundamental particle, by the ATLAS and CMS experiments at CERN’s Large Hadron Collider
È probabilmente il Nobel meno sorprendente della storia, e forse l'unico elemento di suspense è stato il ritardo nell'annuncio. Ed è un peccato che non si sia trovato il modo di premiare anche i ricercatori del CERN, senza i quali non ci sarebbe stata la conferma sperimentale della previsione.

In ogni caso, è un bel riconoscimento alle capacità dell'ingegno umano. Per celebrare, un pezzo ripescato dall'archivio (Englert non era nominato, ma fate come se) e l'estratto della puntata del 5 luglio 2012 di Unomattina (il giorno dopo l'annuncio di LHC) in cui mi sono ritrovato con Piero Angela a cercare di spiegare cos'era il bosone di Higgs.

Continue reading

Cosa non va con Gravity

Mettiamola così: siete andati a vedere un western. Vi hanno detto che è un film talmente pazzesco che vi sembrerà di correre davvero a cavallo in Arizona. In effetti è così. Gli scenari sono mozzafiato, il regista muove la macchina da presa nelle tre dimensioni facendo sfoggio di bravura come un chitarrista progressive. Non avete mai indossato stivali e speroni, ma adesso è come se. Certo, la storia è un po’ esile, un uomo e una donna si sono persi nel deserto e devono cercare di riportare a casa la pelle, ma la tensione c’è, vediamo come va. (Continua a leggere sul Post...)
Continue reading

The stone is rolling

Fate come se qui ci fosse qualche cliché sul conto alla rovescia iniziato, sui razzi in fase di accensione, sul lancio imminente, ma insomma: ho appena finito di (ri)guardare le tavole complete e definitive di Cosmicomic, e tra non molto le vedrete anche voi. Che manchi davvero poco lo si capisce anche dal fatto che sfogliando il numero di Rolling Stone di ottobre si trovano ben due pagine che parlano di noi. Let's rock and roll!

Clic per ingrandire

Continue reading

Perché il mondo esiste?

Idee per prossimi libri, poi non dite che non sono generoso.

Ammettete che ve la sarete fatta, prima o poi, questa domanda. Un paio di estati fa ho letto un libro che prova, se non a rispondere, almeno a rifletterci, e che mi è piaciuto molto. Nel frattempo sono successe un po' di cose. Il libro è finito nella classifica del New York Times dei migliori libri del 2012, è piaciuto anche a Bruce Springsteen, ma soprattutto è stato tradotto in italiano. Se non lo avete ancora letto, vedete un po'.
Continue reading