INAF

Affidamento della fornitura di n. 1 carro ponte per movimentazione payload con piattaforma supporto hexapod (come da richiesta di acquisizione n. 2649 del 14.12.2023) nell’ambito del progetto dal titolo STILES – Strengthening the Italian leadership in ELT and SKA””, WP 5401 Codice Identificativo: IR0000034; Codice Unico di Progetto C33C22000640006 presentata a seguito dell’Avviso Pubblico del 28 dicembre 2021, numero 3264 e ammesso a finanziamento nell’ambito degli “Interventi” previsti dalla “Missione 4”, denominata “Istruzione e Ricerca”, “Componente 2”, denominata “Dalla Ricerca alla Impresa” (“M4C2”), “Linea di Investimento 3.1″, denominata ” Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione “, del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (“PNRR”). Programma Biennale degli acquisti 2023/2024 di INAF, CUI n. F97220210583202300150 “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (“PNRR”).

Determina di avvio affidamento diretto carro ponte1_signed Quadro Economico carro ponte (pregara) determina di aggiudicazione carro ponte_signed_signed 416-2024 allegato quadro economico definitivo   Continue reading

Un universo molto più grande, nelle simulazioni

La simulazione idrodinamica più grande di sempre è stata effettuata con il super computer americano Frontier dell'Oak Ridge National Laboratory, nel Tennessee. Mostra l’evoluzione della materia oscura, del gas, e delle stelle su scale corrispondenti a quelle osservate con i più grandi telescopi. Con un commento di Andrea Possenti, responsabile dell’Unità di supercalcolo dell’Inaf Continue reading

Sparati da una pulsar, elettroni a decine di TeV

La presenza di una pulsar a poche migliaia di anni luce dalla Terra in grado di accelerare i raggi cosmici a energie estreme è l’ipotesi più plausibile per spiegare l’origine degli elettroni e positroni oltre i 10 TeV rilevati nel corso di dieci anni d’osservazioni dai telescopi dell’Osservatorio Hess, in Namibia. I risultati su Physical Review Letters Continue reading

In una supernova esplode anche la materia oscura

Il posto migliore in cui cercare gli assioni, oggi fra i più promettenti candidati per la materia oscura, sarebbe là dove esplode una supernova. Per vederli, però, l’evento dovrebbe accadere nella nostra galassia e dovremmo essere pronti a osservarlo sin dai primi istanti, con un telescopio a raggi gamma. A proporlo è uno studio guidato da Claudio Andrea Manzari dell’Università di Berkeley. Lo abbiamo intervistato Continue reading

S’infittisce il mistero dell’omochiralità della vita

Perché la vita utilizza molecole con orientamenti specifici? È un mistero che si è infittito con la scoperta che l'Rna può favorire la creazione dei mattoni delle proteine – gli aminoacidi – sia con orientamento destro che sinistro, senza alcuna preferenza. Comprenderne le cause potrebbe fornire indizi sull'origine della vita. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature Communications Continue reading

L’ultimo sguardo di Curiosity a Gediz Vallis

Il rover Curiosity della Nasa ha catturato uno spettacolare panorama a 360 gradi di Gediz Vallis, una struttura geologica che sta esplorando da un anno. Il robot a sei ruote lascerà il sito a breve, preparandosi per la prossima tappa: una formazione conosciuta con il nome di “boxwork” Continue reading

Addio a Guido Pizzella

Professore ordinario di fisica e di fisica della gravitazione, prima alla Sapienza e in seguito all’Università di Roma “Tor Vergata”, assieme a Edoardo Amaldi fondò, all’inizio degli anni ‘70, la ricerca sperimentale delle onde gravitazionali in Italia, progettando e guidando la realizzazione dei rivelatori a barre risonanti Explorer e Nautilus Continue reading

Bebè tra le pieghe d’un disco protoplanetario

Un team di ricercatori dell’Università della North Carolina ha scoperto uno dei pianeti più giovani mai osservati. Con un’età stimata di soli tre milioni di anni e situato a circa 430 anni luce dalla Terra, Iras 04125+2902 b – questo il suo nome – aiuta a comprendere aspetti ancora sconosciuti della formazione planetaria e dei sistemi stellari giovani. La ricerca è stata pubblicata su Nature Continue reading