UN PEZZO D’ITALIA NELL’ESPERIMENTO INTERNAZIONALE Mu2e AL FERMILAB

“Il gruppo magneti di Genova, guidato da Pasquale Fabbricatore, - commenta Speranza Falciano, vicepresidente dell’INFN - si conferma un gruppo leader nel disegno e prototipizzazione di magneti superconduttori per esperimenti di fisica nucleare e subnucleare. Il successo del contributo italiano è accresciuto dall’attribuzione della commessa del magnete finale alla ASG che, ancora una volta, si conferma industria di riferimento in questo settore.
"Per ASG Supercoductors questa commessa rappresenta la conferma di un primato conquistato negli anni nell'ambito della fornitura di magneti superconduttori per la ricerca nella fisica delle alte energie – dichiara l'Amministratore Delegato Vincenzo Giori - oltre che di un modello di business vincente basato sull'instaurazione di una partnership di lungo corso con gli Enti di ricerca Italiani ed esteri che ha come priorità la buona riuscita tecnica e industriale del progetto"
Continue readingANNUNCIATO IL VINCITORE DEL PREMIO ROMEO BASSOLI
E’ stato annunciato, durante il Welcome Day della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste il vincitore della seconda edizione del premio Romeo Bassoli, per il miglior progetto di testimonianze orali del mondo della ricerca scientifica.
Il premio della seconda edizione, dedicata al tema delle mattie infettive, è stato assegnato a Paola Vaccaro, con il progetto Voci su Ebola. Il progetto esplorerà l’idea della malattia così come è stata costruita da una pluralità di attori sociali, attraverso le testimonianze di medici, ricercatori, volontari di Emergency, ma anche personale non sanitario e familiari e amici delle persone coinvolte nella gestione dell’emergenza sanitaria in Italia e in Sierra Leone. “Evidenziando la clamorosa distanza tra il rischio reale del contagio e quello percepito nei paesi occidentali, - si legge nelle motivazioni del premio - Voci su Ebola coglie in pieno il senso del tema proposto quest’anno.”
La seconda edizione del premio Bassoli ha visto una crescita importante sia nel numero dei progetti inviati, sia nella qualità delle proposte. Il premio istituito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dalla SISSA di Trieste intende valorizzare progetti e ricerche sulle testimonianze orali della scienza, puntando alla costruzione di un archivio di racconti audio e video sui contenuti, le persone e gli aspetti sociali e umani legati alla ricerca scientifica. L’iniziativa si inserisce nell'ambito del progetto 'Memorie di scienza' promosso dall’agenzia di comunicazione Zadig e dal circolo Gianni Bosio.
Il premio è dedicato alla memoria di Romeo Bassoli, giornalista scientifico di grande levatura, per molti anni capo dell’Ufficio Comunicazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e docente del Master in Comunicazione Scientifica della SISSA.
LINK UTILI:
Pagina web “Memorie di scienza”: http://goo.gl/mCmfJg
Pagina di “Memorie di scienza” su Facebook: https://goo.gl/sUqcwV
Continue readingAlla fine arriva LISA!

DALL’ITALIA I CRISTALLI PIEGATI CHE “PULISCONO” I FASCI DI LHC
E’ un primato mondiale il risultato ottenuto dall’esperimento UA9 al CERN. Grazie all’uso di innovativi cristalli piegati realizzati in parte in Italia, dall’INFN, e in parte in Russia, al Petersburg Nuclear Physics Institute (PNPI), è riuscita a “canalizzare” un fascio di particelle a 6.5 TeV, l’energia a cui sono accelerati i protoni del Large Hadron Collider (LHC). Scopo della ricerca, svolta in collaborazione con il gruppo Collimazione del Large Hadron Collider (LHC) e il gruppo EN-STI, è lo sviluppo di un’efficiente tecnologia di “pulitura” dei fasci, attraverso la collimazione con cristalli, che possa essere applicata a LHC nel prossimo futuro. “La collimazione”, spiega Gianluca Cavoto, ricercatore della sezione INFN di Roma e coordinatore nazionale del progetto, “consiste nell’eliminazione delle particelle non allineate che circondano il fascio, il cosiddetto ”alone del fascio” , potenzialmente dannose per l’acceleratore.” “Nonostante l’esistenza di ottimi sistemi di protezione della macchina”, precisa Cavoto, ”la presenza dell’alone potrebbe non consentire di aumentare oltre un certo limite il numero di particelle per fascio e quindi le collisioni prodotte ogni secondo”.
La realizzazione del cristallo piegato, la cui curvatura consente di canalizzare le particelle verso un elemento assorbente, è frutto in particolare di uno sforzo congiunto tra l’INFN e il Laboratorio Sensori e Semiconduttori dell’Università di Ferrara, dedicato allo sviluppo di avanzate tecniche di lavorazione dei cristalli. Oltre a contribuire direttamente allo sviluppo della tecnologia, l’INFN finanzia un team di circa 10 persone che sono parte della collaborazione UA9, grazie a un grant assegnato nel 2014 dall’European Research Council nell’ambito del progetto CRYSBEAM. Tale progetto è coordinato dallo stesso Gianluca Cavoto e dedicato a ulteriori sviluppi di cristalli piegati per nuove applicazioni in fisica delle particelle. Lo sviluppo di tecnologie utili a migliorare le prestazione di LHC e, in particolare, la densità di particelle collidenti dei fascio – una quantità che i fisici chiamano luminosità – è di grande interesse nell’ambito del progetto High Luminosity LHC (HiLumi), in corso di sviluppo al CERN con l’obiettivo di aumentare il potenziale di scoperta degli esperimenti in funzione presso l’acceleratore. In questo contesto, il livello tecnologico raggiunto nella tecnica di collimazione con l’uso dei cristalli piegati, confermato dal recente risultato di UA9, promette di avere un forte impatto sull’attività di LHC nel prossimo futuro. La collaborazione internazionale UA9 include oltre a CERN e INFN, il laboratorio LAL (La-boratoire de l'Accélérateur Linéaire)-Orsay di Parigi, l’Imperial College di Londra, i labo-ratori russi PNPI, IHEP (Institute for High Energy Physics) di Protvino e JINR (Joint Insti-tute for Nuclear Research) di Dubna.
Continue readingViaggio agli albori del Big Bang

AL VIA AL CERN VIAGGIO AGLI ALBORI DEL BIG BANG CON LE COLLISIONI TRA IONI A ENERGIA RECORD
Dopo la riaccensione, lo scorso giugno 2015, all'energia record di 13.000 miliardi di elettronvolt (TeV), del superacceleratore LHC (Large Hadron Collider), e i primi mesi di raccolta dei dati generati dalle collisioni di protoni, inizia al CERN di Ginevra una nuova fase sperimentale. All'interno della beam pipe di LHC, la pista magnetica di 27 km di circonferenza a 100 km di profondità al confine tra Francia e Svizzera, sono iniziate oggi le prime collisioni tra ioni piombo a 5 TeV per nucleone, un'energia quasi il doppio di quella usata da LHC durante la prima fase di attività dell'acceleratore.
Ultimata la fase di collisone protone-protone a 13 TeV, parte così ufficialmente un nuovo ciclo di LHC con collisioni tra ioni pesanti, ioni di piombo (composti da 82 protoni e 126 neutroni). Per un mese verranno raccolti i dati di queste nuove collisioni da parte dei quattro esperimenti di LHC - ATLAS, CMS, ALICE e per la prima volta con gli ioni anche LHCb -, enormi macchine fotografiche grandi come cattedrali gotiche, in corrispondenza delle quali avvengono le collisioni di ioni piombo che circolano nell'anello in direzioni opposte, quasi alla velocità della luce.
"È tradizione far collidere gli ioni per circa un mese ogni anno come parte del programma di ricerca di LHC. Quest'anno, però, è speciale - afferma Rolf Heuer, direttore generale del CERN -, perché raggiungiamo una nuova energia ed esploreremo la materia a uno stadio molto precoce del nostro universo".
Le collisioni di ioni permetteranno, infatti, ai fisici del CERN - di cui fanno parte circa 1500 italiani, la metà dei quali coordinati dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) - di studiare uno stato della materia, denominato plasma di quark e gluoni. Si tratta di una zuppa di particelle esistita brevemente pochi milionesimi di secondo dopo il Big Bang.
Particolarmente entusiati della nuova fase di LHC sono i fisici dell'esperimento ALICE (A Large Ion Collider Experiment), che è stato specificamente progettato per lo studio di queste collisioni tra nuclei. "I fisici dell'INFN hanno un ruolo chiave nell'avvio di questa fase di run con gli ioni", afferma Paolo Giubellino, spokesperson di ALICE, della sezione INFN di Torino. "Sono numerose le questioni molto calde da affrontare con le collisioni di ioni per le quali il nostro esperimento è stato specificatamente disegnato e poi migliorato durante la fase di shutdown. L'intera collaborazione si sta preparando con grande passione per questo nuovo viaggio di scoperta", conclude Giubellino.
"L'energia totale di collisione di ioni piombo è di 1045 TeV e sfonda simbolicamente la barriera di 1000 TeV o 1 PeV (Peta elettronvolt). Si hanno, quindi, 5,02 TeV per ciascuna collisione nucleone-nucleone, la più alta mai raggiunta in laboratorio in collisioni tra nuclei", aggiunge Federico Ronchetti, dei Laboratori Nazionali INFN di Frascati e responsabile delle operazioni di presa dati di ALICE (Run Coordinator).
"Le collisioni di nuclei all’energia dell’LHC ci permetteranno di ricreare, per un tempo infinitesimale, un sistema in condizioni analoghe a quelle presenti nei primi milionesimi di secondo di vita dell’universo, e di studiarne le proprietà in laboratorio", sottolinea Federico Antinori, Physics Coordinator di ALICE, della sezione INFN di Padova. "Stiamo raccogliendo dati di ottima qualità, a un’energia di collisione mai ottenuta prima. Questo campione di dati sarà fondamentale per due ragioni. Prima di tutto, permetterà di effettuare test cruciali a una nuova energia per le predizioni dei modelli teorici sviluppati per descrivere le misure fatte a energia più bassa. In secondo luogo, ci attendiamo campioni statistici molto più estesi di quelli raccolti finora, che permetteranno misure a precisioni finora mai raggiunte", conclude Antinori.
Continue reading[Video]: ITIS Galileo dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, 25 aprile 2012
SCIENZAPERTUTTI: AL VIA IL CONCORSO 2016 PER LE SCUOLE
C’è tempo fino al 1 febbraio per registrarsi al concorso annuale per le scuole di ScienzaPerTutti. Il tema scelto è “Il tempo”. All’edizione 2015 hanno partecipato più di mille studenti di tutta Italia.
Il sito di divulgazione scientifica dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare “ScienzaPerTutti” lancia l’edizione 2016 del concorso per le scuole: sarà dedicato al tema del Tempo. Alla passata edizione, dedicata al tema della Luce, hanno partecipato più di mille studenti e oltre 70 scuole di tutta Italia. Giunta alla sua XI edizione, la competizione si rivolge alle scuole secondarie superiori e inferiori che avranno tempo fino al 1 febbraio 2016 per registrarsi. Studenti e docenti sono invitati ad affrontare e sviluppare il tema del “Tempo” nelle modalità e prospettive più stimolanti, con massima libertà di espressione nella sottomissione di elaborati, disegni, foto o video che devono pervenire entro l’11 marzo. È prevista una cerimonia pubblica di premiazione; gli elaborati vincitori saranno pubblicati sul sito. Informazioni e modulo di iscrizione su: http://scienzapertutti.lnf.infn.it/