INFN

FERRONI ELETTO NEL CDA DI SCIENCE EUROPE

scienceeuropeL’Assemblea Generale di Science Europe ha appena eletto i nuovi vertici dell’associazione. Oltre al presidente Michael Matlosz, presidente del Agenzia Nazionale Francese (ANR), e ai due vicepresidenti, Emilio Lora-Tamayo, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Spagnolo (CSIC), e Ingrid Petersson, direttore generale del Consiglio Svedese delle Ricerche per l’Ambiente (FORMAS), è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. Fra gli otto membri neoeletti, la cui carica avrà la durata di due anni, anche Fernando Ferroni, presidente dell’INFN.

Science Europe è un'associazione che comprende le principali organizzazioni di finanziamento della ricerca e istituzioni di ricerca di 27 Paesi. L’associazione ha come obiettivo prioritario quello di contribuire allo sviluppo una ricerca europea dinamica e diversificata nel mondo.

http://www.scienceeurope.org/about-us/bodies-2/governing-board

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CALCOLO E BIG DATA, PRESENTATO ALLO EUROPEAN DATA FORUM IL PROGETTO ITALIANO A GUIDA INFN

European-Data-ForumIn occasione dell’European Data Forum (EDF) 2015 che si è recentemente tenuto in Lussembrugo, i tre Paesi Italia, Francia e Lussemburgo hanno presentato il “progetto di comune interesse europeo” (Important Project of Common European Interest - IPCEI) su High Performance Computing and Big Data Enabled Applications (HPC-BDA).
"In Italia l’iniziativa è coordinata dall’INFN, e vede la partecipazione, al momento, di CINECA, GARR, e CNR", spiega Antonio Zoccoli, membro della Giunta Esecutiva dell'INFN. "Questo progetto si inserisce in un disegno più ampio che mira alla integrazione delle infrastrutture dei singoli enti in una unica infrastruttura di calcolo per la ricerca aperta agli enti pubblici", conclude Zoccoli.
Il progetto è stato accolto con favore da Günther Oettinger, commissario per la Digital Economy & Society, che nel suo discorso ha illustrato come l’Europa debba affrontare sfide importanti per competere con Stati Uniti e Cina, prima fra tutte quella di facilitare l’accesso alle infrastrutture di calcolo alle piccole e medie industrie e a tutti i centri di ricerca. In questa ottica, ha continuato il commissario, applaudiamo il progetto IPCEI HPC-BDA che si basa su tre pilastri: costruire un forte sistema europeo, che comprenda l’intera catena dall’hardware, all’architettura e allo sviluppo dei software; istituire dei centri pilota pan–europei che consentiranno di accelerare la diffusione del calcolo ad alte prestazioni per l'industria europea e le applicazioni legate ai big data. Inoltre, favorire la distribuzione e la commercializzazione a livello europeo.

Lo European Data Forum è un incontro annuale per industrie che basano il proprio sviluppo sulla gestione e l’analisi dei dati, ricercatori, politici e membri di iniziative comunitarie per discutere le sfide legate alla gestione dei big data e l’economia emergente a questi legata, e per sviluppare piani d’azione adeguati ad affrontare queste sfide in ogni settore. Di particolare attenzione per EDF sono le piccole e medie imprese (PMI), che guidano l’innovazione e la concorrenza in molti settori economici che si basano sui dati. La serie di argomenti discussi all’EDF va da modelli di business innovativi basati sui dati, a innovazioni tecnologiche, ad aspetti sociali.

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NEL MAR IONIO ALLA RICERCA DI NEUTRINI E BALENOTTERE

Nel Mar Ionio le balenottere sono presenti regolarmente, con picchi nei mesi primaverili ed estivi. La conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE e si basa sui dati raccolti dall’osservatorio sottomarino multidisciplinare NEMO-SN1 ospitato, a 2100 metri di profondità al largo di Catania, nell'infrastruttura sottomarina che l'INFN ha realizzato per il telescopio per neutrini KM3NeT.

L’osservatorio, frutto della collaborazione tra INFN, INGV, CNR-ISMAR e CIBRA, è il primo nodo dell’infrastruttura di ricerca europea EMSO (European Multidisciplinary Seafloor and water-column Observatory -. Le informazioni sugli spostamenti stagionali e sulle rotte preferenziali della popolazione di balenottere nel Mar Mediterraneo, specie protetta da accordi internazionali e classificata come vulnerabile dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (www.iucn.org) sono ancora poche e disomogenee e si basano principalmente sugli avvistamenti stagionali.

L’osservatorio NEMO-SN1, invece, ascolta il passaggio delle balenottere dalle profondità del mare. A monitorare la presenza dei cetacei sono dei sensori acustici posizionati sull’infrastruttura subacquea, in funzione 24 ore su 24, che ascoltano, registrano e inviano i segnali catturati a un laboratorio nel porto di Catania, parte delle infrastrutture dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN. I dati registrati sono stati analizzati nell’ambito del progetto FIRB-2008 SMO (Submarine Multidisciplinary Observatory).

Lo studio, condotto da Virginia Sciacca, dottoranda dell’Università di Messina ed associata ai LNS-INFN, e dal gruppo di ricerca SMO ha anche prodotto una prima valutazione dell’impatto dell’inquinamento acustico di origine antropica sulla comunicazione della balenottera comune. Questa specie sfrutta, infatti, suoni a bassa frequenza (intorno ai 20 Hertz), che si propagano bene in mare aperto, per mantenersi in contatto e comunicare su grandi distanze con i propri simili. L’aumento incontrollato del rumore sottomarino può causare una drammatica riduzione della distanza entro cui gli animali sono in grado di recepire il segnale di richiamo o alterarne la ricezione minacciandone la sopravvivenza. (e.c.)

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AL VIA LE REGISTRAZIONI PER “BEAMLINE FOR SCHOOLS” 2016

MAX 7693COMUNICATO STAMPA:  Aperte da oggi le iscrizioni alla competizione del CERN “Beamline for schools”, che offre agli studenti delle scuole superiori la possibilità di partecipare a un vero e proprio esperimento al CERN.

Da oggi gli studenti delle scuole superiori di tutto il mondo possono iscriversi alla terza edizione della competizione “Una linea di fascio per le scuole” (“Beamline for Schools” – BL4S), per poter vincere un soggiorno al CERN e la possibilità di utilizzare un fascio di particelle di uno degli acceleratori per condurre l’esperimento da loro ideato. L’iter di approvazione per vincere la competizione rispecchia quello che vale per ogni collaborazione di ricerca. Entro fine marzo le squadre desiderose di partecipare devono registrarsi sul sito del CERN, formulando una proposta di un esperimento da fare con il fascio (in gergo, linea di fascio) che il CERN mette a disposizione, composta di una parte scritta in inglese e un breve filmato di presentazione.

A giugno il comitato scientifico del CERN annuncerà le squadre semifinaliste e la squadra vincitrice (o forse due). In caso di vincita, a settembre nove studenti della squadra potranno recarsi per una decina di giorni come ospiti al CERN e condurre l’esperimento che hanno ideato all’interno del prestigioso centro di ricerca europeo di Ginevra. Tutti i partecipanti, inoltre, riceveranno un certificato. Ogni partecipante di una squadra arrivata in semifinale vincerà una maglietta targata BL4S e un rivelatore di raggi cosmici per la propria scuola. Verrà fatta inoltre una selezione tutta italiana delle squadre, tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il centro di ricerca italiano della fisica delle particelle, ne sceglierà (ove possibile) una che condurrà il proprio esperimento in uno dei laboratori italiani. Al concorso sono ammesse squadre composte da almeno 5 studenti, che abbiano compiuto i 16 anni di età e che siano coordinati da almeno un adulto. Le squadre possono essere composte da studenti della stessa scuola o anche di scuole diverse. Per aiutare insegnanti e studenti a partecipare, il CERN introduce i concetti di base relativi ai fasci e alle particelle attraverso dei video pubblicati online e dei hangout sul social network Google+.

Delle 300 proposte arrivate al CERN per la prima edizione della “Beamline for Schools” nel 2014 ben 85 erano italiane (un record assoluto sulle altre nazioni), ma il premio è andato a una greca, che aveva proposto di investigare le proprietà dei pioni per studiare la forza debole, e a una olandese, che proponeva l’accrescimento di cristalli per costruire un calorimetro da testare nel fascio del CERN. Nel 2015, invece, ha vinto una squadra italiana del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze e una squadra sudafricana. La proposta italiana sfruttava una semplice webcam per la calibrazione di un rivelatore di particelle. Nel luglio scorso l’INFN ha poi selezionato una squadra del liceo scientifico Brandolini Rota di Oderzo (TV), che a febbraio prossimo si recherà al CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica), un centro alla cui realizzazione ha collaborato l’INFN, per condurre il proprio esperimento su un modello di cranio stampato da loro stessi in 3D.

Per informazioni sulla competizione: http://beamline-for-schools.web.cern.ch/

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Variazioni quasi periodiche

Il grafico mostra i dati di Fermi LAT da agosto 2008 al luglio 2015 per raggi gamma con energie superiori a 100 milioni di elettronvolt (MeV). Per confronto, la luce visibile è compresa tra 2 e 3 elettronvolt.Se confermata, la scoperta indicherebbe l’esistenza di un ciclo pluriennale di emissioni di raggi gamma, un fenomeno mai osservato prima in nessuna galassia che potrebbe fornire nuovi input sui processi fisici che avvengono in prossimità di un buco nero Continue reading

L’INFN IN MISSIONE IN CINA CON IL MINISTRO GIANNINI

Dal 16 al 20 novembre si svolge la China-Italy Science, Tecnology & Innovation Week, nel corso della quale il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, attraverserà la Cina facendo tappa nelle cinque grandi città di Pechino, Tianjin, Shanghai, Chongquin e Zhengzhou. Nella sua missione il Ministro sarà accompagnato da una delegazione italiana che vede presenti 160 realtà provenienti dal mondo della ricerca, dell’università e dell’industria nazionali, tra cui l’INFN e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Lo scopo di questo viaggio è rafforzare le relazioni tra i due Paesi nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, ragionando su grandi progetti strategici, laboratori congiunti, partnership. In particolare, durante il primo giorno della China-Italy Week, il Ministro si è recato in visita a IHEP (Institute of High Energy Physics) di Pechino, l’Istituto cinese omologo all’INFN, con cui da anni esistono solide collaborazioni su progetti di grande rilevanza scientifica: come l’esperimento BESIII, riconosciuto dall’Unione Europea che lo ha finanziato nell’ambito di Horizon 2020, il satellite DAMPE, uno dei cinque satelliti dello Strategic Pioneer Research Program della Chinese Academy of Sciences (CAS), che sarà lanciato quest’anno, e il rivelatore per neutrini JUNO, in via di costruzione grazie anche all’importante contributo italiano. “Tutto questo non è solo a beneficio della ricerca scientifica e della nostra comprensione dell'Universo e delle leggi che lo governano, – ha sottolineato il Ministro Giannini – ma è anche a beneficio dello sviluppo industriale ed economico dei nostri due Paesi, grazie al potenziale enorme da cogliere nelle collaborazioni in essere e in quelle future”. La visita del Ministro è stata anche l’occasione per rinnovare nella sede dell’IHEP l'accordo quadro tra la CAS e l'INFN, allo scopo di rafforzare le collaborazioni scientifiche esistenti e di favorirne di nuove. Il programma di mobilità associato a questo accordo permetterà uno scambio continuo e bidirezionale di ricercatori cinesi e italiani tra i due Istituti. “È di fondamentale importanza incentivare le collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra il nostro Paese e la Cina, soprattutto in considerazione del fatto che negli ultimi anni la Cina ha intrapreso considerevoli investimenti nella ricerca di base”, commenta Antonio Zoccoli, vicepresidente dell’INFN, membro della delegazione del Ministro, che ha sottoscritto il rinnovo dell’accordo con CAS per l’INFN. “Abbiamo così avviato con la Cina importanti progetti scientifici di rilevanza internazionale, come ricordato dal Ministro, e auspichiamo che gli scambi tra i due Paesi continuino a intensificarsi, in particolare le nostre strutture, come i Laboratori Nazionali di Frascati, dove sviluppiamo tecnologie d’avanguardia per gli acceleratori di particelle, hanno tutto l’interesse ad accogliere giovani brillanti provenienti dal mondo scientifico cinese”, conclude Zoccoli.

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L’INFN IN MISSIONE IN CINA CON IL MINISTRO GIANNINI

Dal 16 al 20 novembre si svolge la China-Italy Science, Tecnology & Innovation Week, nel corso della quale il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, attraverserà la Cina facendo tappa nelle cinque grandi città di Pechino, Tianjin, Shanghai, Chongquin e Zhengzhou. Nella sua missione il Ministro sarà accompagnato da una delegazione italiana che vede presenti 160 realtà provenienti dal mondo della ricerca, dell’università e dell’industria nazionali, tra cui l’INFN e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Lo scopo di questo viaggio è rafforzare le relazioni tra i due Paesi nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, ragionando su grandi progetti strategici, laboratori congiunti, partnership. In particolare, durante il primo giorno della China-Italy Week, il Ministro si è recato in visita a IHEP (Institute of High Energy Physics) di Pechino, l’Istituto cinese omologo all’INFN, con cui da anni esistono solide collaborazioni su progetti di grande rilevanza scientifica: come l’esperimento BESIII, riconosciuto dall’Unione Europea che lo ha finanziato nell’ambito di Horizon 2020, il satellite DAMPE, uno dei cinque satelliti dello Strategic Pioneer Research Program della Chinese Academy of Sciences (CAS), che sarà lanciato quest’anno, e il rivelatore per neutrini JUNO, in via di costruzione grazie anche all’importante contributo italiano. “Tutto questo non è solo a beneficio della ricerca scientifica e della nostra comprensione dell'Universo e delle leggi che lo governano, – ha sottolineato il Ministro Giannini – ma è anche a beneficio dello sviluppo industriale ed economico dei nostri due Paesi, grazie al potenziale enorme da cogliere nelle collaborazioni in essere e in quelle future”. La visita del Ministro è stata anche l’occasione per rinnovare nella sede dell’IHEP l'accordo quadro tra la CAS e l'INFN, allo scopo di rafforzare le collaborazioni scientifiche esistenti e di favorirne di nuove. Il programma di mobilità associato a questo accordo permetterà uno scambio continuo e bidirezionale di ricercatori cinesi e italiani tra i due Istituti. “È di fondamentale importanza incentivare le collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra il nostro Paese e la Cina, soprattutto in considerazione del fatto che negli ultimi anni la Cina ha intrapreso considerevoli investimenti nella ricerca di base”, commenta Antonio Zoccoli, vicepresidente dell’INFN, membro della delegazione del Ministro, che ha sottoscritto il rinnovo dell’accordo con CAS per l’INFN. “Abbiamo così avviato con la Cina importanti progetti scientifici di rilevanza internazionale, come ricordato dal Ministro, e auspichiamo che gli scambi tra i due Paesi continuino a intensificarsi, in particolare le nostre strutture, come i Laboratori Nazionali di Frascati, dove sviluppiamo tecnologie d’avanguardia per gli acceleratori di particelle, hanno tutto l’interesse ad accogliere giovani brillanti provenienti dal mondo scientifico cinese”, conclude Zoccoli.

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SI RAFFORZA L’ALLEANZA ITALIA-ARGENTINA PER LA RICERCA IN FISICA FONDAMENTALE E APPLICATA

19875dec889fc3543474fefbc966e33aDue importanti passi compiuti negli ultimi giorni da Italia e Argentina intensificano la collaborazione esistente tra i due Paesi nel campo della fisica nucleare e astroparticellare, confermando i preziosi risultati ottenuti e l’impegno per i prossimi anni.
Riuniti all’Ambasciata italiana a Buenos Aires, i rappresentanti della Comisión Nacional de Energía Atómica (CNEA) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, hanno siglato un accordo di collaborazione per la ricerca in fisica nucleare, particellare e astro particellare. L’intesa prevede la cooperazione scientifico-tecnologica per attività di ricerca fondamentale e applicata e lo sviluppo di iniziative di trasferimento tecnologico nei settori del computing avanzato, dello sviluppo e applicazione degli acceleratori di particelle e della medicina nucleare. Per la prima volta, in particolare, la collaborazione tra i due paesi prevede la ricerca congiunta per lo sviluppo di applicazioni della fisica nucleare alla medicina, grazie alla collaborazione esistente tra INFN di Pavia e CNEA nella ricerca sulla tecnica BNCT (Boron Neutron Capture Therapy) per la terapia oncologica. “La firma dell’accordo”, ha commentato il presidente dell’INFN, Fernando Ferroni, “consentirà di intensificare la fruttuosa collaborazione esistente tra CNEA e INFN sulla ricerca nel campo della BNCT e di estendere la cooperazione ad altri campi, facilitando inoltre lo scambio di giovani ricercatori.”
Nel campo della fisica astroparticellare, l’INFN e le principali agenzie ed enti di ricerca mondiali hanno confermato l’impegno nella ricerca sui raggi cosmici di alta energia all’Osservatorio Pierre Auger, il più grande e importante osservatorio di raggi cosmici al mondo, celebrando a Malargue il rifinanziamento del progetto per i prossimi dieci anni. La cerimonia ha chiuso la tre giorni di eventi inaugurali della nuova fase di operatività dell’osservatorio, rinominato AugerPrime, al termine della quale sono stati presentati i risultati più importanti ottenuti dalla collaborazione fino a oggi. La firma dell’accordo ha come obiettivo primario quello di indagare la composizione dei raggi cosmici prodotti alle energie più elevate di tutto l’universo visibile. ”La fisica delle particelle nasce proprio dallo studio dei raggi cosmici”, spiega Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN, “e ancor oggi questi ultimi ci forniscono informazioni su collisioni che avvengono tra particelle elementari ad energia molto più alta di quella raggiungibile nei grandi acceleratori come LHC.” “In questo contesto”, precisa Masiero, “la partecipazione dell’INFN è un cardine fondamentale della collaborazione internazionale”.
L’Osservatorio Auger
L’Osservatorio Auger, il più grande al mondo per la fisica dei raggi cosmici, occupa una superficie di circa 3000 km2 su un altopiano a 1400 metri di quota, a circa 500 km a sud di Mendoza in Argentina, lungo la cordigliera delle Ande. E’ oggi il più avanzato rivelatore di raggi cosmici di altissima energia nel mondo , capace di rivelare raggi cosmici di energia compresa nell’intervallo 1017 - 1021 eV. La completa comprensione della natura di questa radiazione di altissima energia consentirà di ottenere preziose informazioni sui fenomeni cosmici, galattici o extragalattici, che li hanno originati.
BNCT
La Boron Neutron Capture Therapy (BNCT) - Terapia per Cattura Neutronica con Boro - è una forma sperimentale di radioterapia oncologica, basata sull’irraggiamento con neutroni termici del tumore, arricchito in precedenza con 10B. I neutroni inducono una reazione nucleare nel boro e le particelle prodotte dalle reazione danneggiano irreparabilmente le cellule tumorali, risparmiando quelle circostanti, potenzialmente sane. La tecnica BNCT è stata proposta per applicazione ai tumori con una scarsa risposta alle terapie tradizionali, come la chirurgia, la radioterapia γ e la chemioterapia. Oggi sono in corso, in diversi centri di ricerca nel mondo, studi di fattibilità e trials clinici, soprattutto su tumori recidivi della testa e del collo.
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