LABORATORI IN MOSTRA PER IL PHOTOWALK 2015: ECCO I FOTOGRAFI ITALIANI FINALISTI, ORA PARTE LA GARA INTERNAZIONALE
A settembre, otto tra i più importanti laboratori di fisica di tutto il mondo hanno invitato fotografi professionisti e dilettanti a sbirciare dietro le quinte delle loro strutture per immortalare la bellezza della fisica. Più di 200 fotografi hanno preso parte al photowalk, inviando migliaia di foto per le rispettive competizioni locali. Ogni laboratorio ha selezionato tre foto vincitrici che parteciperanno ora alla seconda fase: la competizione internazionale del Global Physics Photowalk, organizzata dalla collaborazione Interactions, il network globale per la comunicazione della fisica delle particelle.
Per l'Italia parteciperanno al concorso internazionale Pietromassimo Pasqui, Giuseppe Cammino e Vinicio Tullio, autori dei tre migliori scatti del photowalk italiano ai Laboratori Nazionali dell'INFN di Frascati, pubblicati su http://edu.lnf.infn.it/top-3-photowalk-lnf/.
Le 24 foto selezionate saranno giudicate in due categorie: un premio della critica, attribuito da una giuria internazionale, e un premio popolare, secondo una votazione online. Interactions invita il pubblico a scegliere le proprie foto preferite su questo link. La votazione è adesso aperta e terminerà il 30 novembre 2015. Contemporaneamente alla votazione popolare, la giuria internazionale, composta da artisti, fotografi e scienziati si riunirà per selezionare le foto e incoronare i vincitori globali, che saranno annunciati a dicembre.
Le foto risutate vincitrici della competizione globale saranno pubblicate in Italia su Le Scienze e sulla rivista dell'INFN Asimmetrie, mentre a livello internazionale sulla rivista del laboratorio SLAC Symmetry Magazine e sul CERN Courier partecipando inoltre a un’esibizione itinerante nei laboratori di Australia, Asia, Europa e Nord America.
CONTATTI
INFN
Rossana Centioni
comedu@lnf.infn.it"
CERN
Julie Haffner
julie.haffner@cern.ch
SUPL
Caroline Hamilton
caroline.hamilton@coepp.org.au
DESY
Swantje Heessel
swantje.heessel@desy.de
KEK
Rika Takahashi
rika.takahashi@kek.jp
TRIUMF
Melissa Baluk
communications@triumf.ca
Fermilab
Andre Salles
asalles@fnal.gov
SLAC
Andrew Freeberg
afreeberg@slac.stanford.edu
A BOLOGNA UN SIMPOSIO PER CELEBRARE I 50 ANNI DELLA SCOPERTA DELL’ANTIMATERIA NUCLEARE
Si svolge oggi a Bologna, presso la Sala Ulisse dell'Accademia delle Scienze, un Simposio internazionale per celebrare il 50esimo anniversario della scoperta dell'antimateria nucleare, al CERN di Ginevra, grazie al gruppo di Antonino Zichichi. L'appuntamento è organizzato dalla Società Italiana di Fisica (SIF), dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dal Centro studi e ricerche Enrico Fermi di Roma, nell'ambito delle iniziative promosse per l'Anno Internazionale della Luce dell'Unesco. In occasione del simposio bolognese, la SIF ha deciso di ristampare lo studio Antimatter, past, present and future, pubblicato sulla Rivista del Nuovo Cimento nel 2001, per la prima edizione del Premio Fermi della SIF, assegnato ad Antonino Zichichi per la sua scoperta dell'antideuterio e la misura della sua massa, prima prova sperimentale dell'esistenza dell'antimateria nucleare.
“La scoperta del primo esempio di antimateria nucleare - afferma Antonino Zichichi - è avvenuta usando un fascio di antiprotoni della maggiore intensità mai raggiunta prima, e una tecnologia da record per la misura del tempo di volo. La scoperta dell’antimateria ha costituito la prova fondamentale che se l’universo è fatto esclusivamente di materia, ciò non accade perché l’antimateria non esiste e non fa parte della logica dell’universo, ma per via di altre fondamentali leggi e fenomeni della natura ancora da scoprire. Ciò ha portato Heisenberg a dire - nel suo libro The Physicist’s Conception of Nature - che questa scoperta dell’antimateria è stata forse il più grande balzo in avanti della fisica del XX secolo".
L’antimateria è la controparte speculare della materia. Un concetto che sembra lontano dal senso comune. Eppure, è entrata ormai nelle vite quotidiane. Basti pensare alla PET (Tomografia a Emissione di Positroni), dove la lettera “P” indica proprio un pezzetto di antimateria, il positrone, cioè l’antiparticella dell’elettrone. Storicamente, il primo scienziato a prevedere l’esistenza e il comportamento delle antiparticelle fu Paul Adrien Maurice Dirac, premio Nobel per la fisica nel 1933. La scoperta delle antiparticelle - la prima fu proprio il positrone, nel 1932, grazie a Carl Anderson - però, da sola non dimostra l’esistenza di stati di antimateria aggregata, cioè formata da antiparticelle, come avviene per le particelle ordinarie che costituiscono la materia. La parola antimateria, infatti, non solo implica l’esistenza delle antiparticelle previste dalla teoria di Dirac, ma anche che queste interagiscano fra loro in modo totalmente simmetrico rispetto a quanto avviene per la materia ordinaria. Proprio come dimostrato 50 anni fa al CERN dal gruppo di Zichichi.
Il simposio bolognese è un’occasione per ripercorrere la storia della scoperta dell’antimateria nucleare, presentare lo stato dell’arte delle ricerche e le prospettive future. Recentemente, l'esperimento ALICE ad LHC ha pubblicato su Nature Physics una nuova misura sulla differenza di massa tra nuclei di deuterio/anti-deuterio e elio/anti-elio, migliorando notevolmente i limiti precedenti, a supporto del teorema "CPT" (Carica, Parità, Tempo) per le interazioni nucleari. Lo studio di ALICE, non solo conferma che esiste l’antimateria aggregata, come dimostrato 50 anni fa, ma che si comporta, con una precisione di una parte su 10000, in modo analogo a quella ordinaria.
Storia dell’universo in 11 equazioni

Quando il piombo vale più dell’oro

ELETTI TRE DIRETTORI DI SEZIONE E CONFERMATI TRE MEMBRI DELLA GIUNTA ESECUTIVA INFN
Nel corso della riunione del 30 ottobre 2015, il Consiglio Direttivo dell’INFN ha votato per l’elezione di tre direttori. Rinaldo Rui è il nuovo direttore della Sezione di Trieste dove l’attuale direttrice, Silvia Dalla Torre, sta per concludere il suo secondo mandato. Fabio Bossi è il nuovo direttore della Sezione di Lecce: prende il posto di Giovanni Mancarella. Alla Sezione di Bologna, invece, rinnovato il mandato a Graziano Bruni. La riunione del Consiglio Direttivo ha, inoltre, confermato Speranza Falciano, Antonio Masiero e Antonio Zoccoli come membri della Giunta Esecutiva INFN.
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Speranza Falciano, romana, ha diretto la sezione di Roma 1 dell'INFN (Sapienza Università di Roma). Fisico sperimentale, ha lavorato al CERN di Ginevra in numerosi esperimenti, attualmente è componente della collaborazione ATLAS. In particolare, ha lavorato sul trigger e sullo spettrometro dei muoni. Falciano è autrice di circa 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. |
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Antonio Masiero, dal 2001 è professore ordinario di fisica all'Università di Padova e ha diretto la Sezione di Padova dell'INFN. Comincia la carriera di ricercatore all’INFN nel 1982 presso la Sezione di Padova divenendo poi primo ricercatore sempre nella stessa Sezione nel 1987. E’ professore universitario dal 1994, prima in qualita' di straordinario all'Universita' di Perugia, poi come ordinario alla SISSA di Trieste e all'Universita' di Padova. Il suo campo di ricerca si estende dalla fisica delle particelle alla fisica astroparticellare, con particolare attenzione a segnali di nuova fisica oltre il Modello Standard particellare. Masiero è autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. |
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Antonio Zoccoli, bolognese, è ordinario di fisica sperimentale presso l’Università di Bologna e ha diretto la sezione bolognese dell’INFN. Zoccoli è membro della collaborazione ATLAS, dell'acceleratore LHC del CERN. Zoccoli è autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, dal 2008 presiede la Fondazione Giuseppe Occhialini. |
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Fabio Bossi, fisico romano, responsabile della Divisione Ricerca presso i Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell'INFN, è membro del Collegio Docenti Programma di Dottorato Università "Roma Tre". Già membro dello Scientific and Technical Advisory Committee del Consorzio EGO, è attualmente Spokesperson della Collaborazione KLOE-2 dei LNF e coautore di più di 300 pubblicazioni scientifiche nel campo della fisica delle particelle elementari. |
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Graziano Bruni, bolognese, dirige la sezione INFN di Bologna dal 2012. Già responsabile del gruppo di ATLAS di Bologna, svolge la sua attività di ricerca nel campo della fisica delle particelle. Coautore di più di 740 pubblicazioni scientifiche, ha partecipato a numerosi esperimenti tra cui ATLAS all'LHC del CERN di Ginevra, ZEUS presso HERA al DESY e LVD presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell'INFN. Ha, inoltre, partecipato all'esperimento BCDMS presso il CERN, che ha sondato con altissima precisione la struttura del protone e del neutrone. |
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Rinaldo Rui, originario della provincia di Treviso, è professore ordinario presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore e di Preside della Facoltà di Scienze MFN. Già membro del Consiglio di Amministrazione della SISSA di Trieste e delle Commissioni Nazionali III e Calcolo dell'INFN, ha svolto attività di ricerca presso i Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) e del Sud (LNS) dell’INFN, e presso i laboratori internazionali TRIUMF (Canada), NSCL-MSU (USA) e CERN. Coautore di più di 200 pubblicazioni scientifiche, si occupa di Fisica Sperimentale Nucleare e attualmente la sua attività di ricerca riguarda la Fisica degli Ioni Pesanti IperRelativistici presso l'esperimento ALICE di LHC al CERN. |
L’INFN A NUOVAMACUT LIVE 2016
Nuovamacut Live, l’evento dedicato alle tecnologie a supporto dei processi industriali, quest’anno avrà tra gli ospiti anche l’INFN. L’appuntamento, in programma il 3 novembre al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna, nasce come un momento di aggiornamento e confronto per le imprese, e quest’anno rappresenterà anche un’occasione per far incontrare mondo della ricerca e mondo dell’industria.
“È una eccellente opportunità per l'INFN poter disporre di una platea così variegata di rappresentanti del mondo dell'industria e delle imprese”, commenta Valerio Vercesi, responsabile del Servizio Fondi Esterni dell’INFN. “Un'occasione per presentare le storie di successo e le realizzazioni di alta tecnologia del nostro Istituto e le loro ricadute sulla società, e i processi di trasferimento di conoscenza verso il mondo imprenditoriale”, conclude Vercesi.
“Alla sua quinta edizione, che conta oltre 1600 adesioni, il Nuovamacut Live si propone come momento di scambio e di condivisione tra noi e i nostri clienti, – spiega Sauro Lamberti, Amministratore Delegato di Nuovamacut – durante il quale si manifesta l'eccellenza delle aziende italiane”. “In questo contesto – prosegue Lamberti – non poteva mancare l’INFN espressione di ricerca, inovazione e tecnologia d'avanguardia e siamo estremamente orgogliosi di averli oggi sul nostro palco”.
[Video] Report: L’ingegno

FISICO INFN DI FRASCATI VINCITRICE DI UN AWARD ALLA TEMPLETON FOUNDATION
La ricercatrice dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Catalina Curceanu, ha vinto un award alla John Templeton Foundation, nell'ambito della call internazionale Science and the Big Questions. Il progetto, tra i 30 vincitori di una selezione che ha visto un totale di 950 partecipanti, ha inizio il 2 novembre 2015 e avrà una durata di 33 mesi.
Coordinato da Catalina Curceanu insieme allo statunitense Oscar W. Greenberg, dell'University of Maryland, il progetto è intitolato Hunt for the “impossible atoms”: the quest for a tiny violation of the Pauli Exclusion Principle Implications for physics, cosmology and philosophy. È incentrato sul Principio di esclusione di Pauli, "uno dei pilastri della fisica moderna e della nostra comprensione di materia, vita e universo", si legge nell'abstract. Il progetto comprende un programma di disseminazione della cultura scientifica, con una serie di conferenze nelle scuole e nelle università, la realizzazione di un sito dedicato, e incontri pubblici, ad esempio in occasione di open days e della Notte Europea dei Ricercatori.
"Sono felicissima per questo award molto importante e prestigioso", commenta Catalina Curceanu, "che mi vedrà impegnata a capire meglio le origini di uno dei capisaldi della scienza moderna, il Principio di esclusione di Pauli, svolgendo attività sperimentale in uno dei più affascinanti laboratori del mondo: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN", conclude Curceanu.