INFN

Giannini firma le nomine dei componenti dei CdA degli enti di ricerca

Fonte: Media INAF Ente Nomina Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Presidente: Nicolò D’AMICO Cda: Eugenio COCCIA, Marco TAVANI Istituto Nazionale di Alta Matematica (INDAM) Presidente: Giorgio PATRIZIO Cda: Pierangelo MARCATI, Gioconda MOSCARIELLO (indicato dalla comunità scientifica) Museo Storico della Fisica e Centro di Studi e Ricerche “Enrico Fermi” Presidente: Luisa CIFARELLI Cda: Giovanni BATIGNANI Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) Presidente: Maria Cristina PEDICCHIO Cda: Giorgio CASSIANI, Silvestro GRECO (indicato dalla comunità scientifica) Consorzio… Continue reading

WAVESCALES: un viaggio tra le reti neurali

Crediti: INFNIl consorzio coordinato da Pier Stanislao Paolucci, vincitore di una call internazionale, realizzerà una simulazione del funzionamento cerebrale su grande scala attraverso le reti neurali Continue reading

IL PROGETTO WAVESCALES GUIDATO DALL’INFN ENTRA NELLO HUMAN BRAIN PROJECT

human-brain-projectCOMUNICATO STAMPA - L'INFN entra in Human Brain Project (HBP) come capofila del consorzio WAVESCALES (WAVE SCALing Experiments and Simulations), uno dei 4 vincitori, su 57 proposte, della Call for Expressions of Interest (CEoI) di HBP. L'HBP, con 500 milioni di euro di finanziamento previsti tra il 2013 e il 2023, è uno dei due progetti bandiera della Commissione Europea (Future and Emerging Technology, FET, Flagships) attivi per il prossimo decennio, insieme a quello sul grafene.

"Siamo estremamente soddisfatti che le competenze e le tecnologie dell’INFN siano applicabili a campi così apparentemente lontani dalla sua missione", commenta Fernando Ferroni, presidente INFN. "Nello specifico, si tratta di un campo affascinante e di un progetto fondamentale per le neuroscienze. La prova che lavorando in sinergia si possono raggiungere successi importanti", conclude Ferroni. Analogamente al Progetto Genoma Umano per il sequenziamento del DNA, HBP nasce con l'ambizioso scopo di decodificare il funzionamento del cervello umano - definito da molti neuroscienziati il sistema più complesso dell'universo - per migliorare comprensione, diagnosi e terapia dei disordini cerebrali.

"Lo scopo dell’INFN in WAVESCALES è realizzare una simulazione del funzionamento cerebrale su grande scala, con particolare riferimento alla propagazione di onde cerebrali durante il sonno profondo e l’anestesia, e durante la transizione allo stato cosciente, per mezzo delle cosiddette reti neurali", spiega Pier Stanislao Paolucci, ricercatore INFN e coordinatore del progetto. "Faremo, cioè, ricorso a modelli matematici di neuroni e sinapsi artificiali, per imitare il funzionamento cerebrale, confrontando poi le simulazioni con misure effettuate durante il progetto in vivo, ad esempio con tecniche non invasive su esseri umani (come la risposta elettro-encefalografica a stimolazioni magnetiche) ed in vitro, con la risposta elettrofisiologica a stimolazioni optofarmacologiche", conclude Paolucci.

Il consorzio WAVESCALES è formato da 5 partner: oltre all'INFN, coordinatore del progetto, ne fanno parte l'Università degli studi di Milano, l’Institut D’Investigacions Biomèdiques August Pi i Sunyer (IDIBAPS) e l'Institut de BioEnginyeria de Catalunya (IBEC), entrambi a Barcellona, e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), a Roma. Il progetto dovrebbe ricevere, previa approvazione nei prossimi mesi da parte della Commissione Europea, un finanziamento di 2 milioni di euro per i primi due anni, con possibili estensioni negli anni successivi, e partire così nella primavera 2016.

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L’INFN ALLA MAKER FAIRE CON I RIVELATORI FAI DA TE

Logo2 MakerFaire MFR15Anche l’INFN tra partner della Maker Faire, la grande esposizione dedicata ai nuovi artigiani digitali, che inaugura il 16 ottobre l’edizione 2015, alla Sapienza Università di Roma. Dal 16 al 18 ottobre, nello stand 12 del padiglione I, i maker Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, ricercatori della sezione INFN di Roma1, mostreranno al pubblico come assemblare con semplici ingredienti un rivelatore di particelle home-made. In particolare, i due maker presenteranno un rivelatore di raggi cosmici e uno scanner per fasci di particelle accelerate, entrambi realizzati con software e scheda Arduino Shield “ArduSipm”, sviluppati a scopo di ricerca dalla sezione di Roma dell’INFN.
“La costruzione del nostro rivelatore di particelle richiede, oltre alla scheda, pochi altri materiali reperibili in rete”, ci spiega Valerio Bocci, ricercatore e maker dell’INFN. I Microcontrollori stanno diventando per i sistemi di acquisizione quello che i microprocessori sono diventati per i computer: all’interno di un singolo chip “, continua Bocci, “ troviamo tutto il necessario per interfacciarci al mondo esterno. Così, con l’aggiunta di pochi componenti elettronici, siamo riusciti a realizzare un completo sistema di acquisizione e controllo di un rivelatore di particelle, replicando, in piccolo, quello che si fa nei grandi esperimenti di fisica costruiti dall’INFN.”
Il rivelatore costruito artigianalmente non ha nulla da invidiare ai suoi fratelli maggiori, utilizzati ad esempio nell’acceleratore LHC, al CERN. Il bassissimo costo di realizzazione, inoltre, lo rende adatto a numerose applicazioni di tipo didattico.
I maker INFN sono inoltre nel programma dei talk della manifestazione per spiegare al pubblico nel dettaglio come realizzare i rivelatori "domestici": il 16 ottobre alle 16.15 lo stesso Valerio Bocci sarà nella room 9 per parlare di "ArduSipm: dispositivo portatile e a basso costo per rivelare raggi cosmici e radiazioni nucleari”, mentre il 18 alle 17.00 sarà la volta di Francesco Iacoangeli con “Sistema per la ricostruzione del profilo di un fascio di un acceleratore basato su ArduSipm”.
Oltre a presentare il lavoro dei suoi maker, l’INFN partecipa all’edizione 2015 di Maker Faire con un contributo alla mostra “La Scienza illumina”, allestita nella Cappella Universitaria: un percorso sulla luce per sensibilizzare grandi e piccoli sul tema della sostenibilità e del risparmio energetico. L’INFN contribuisce alla mostra con due installazioni interattive grazie alle quali è possibile sperimentare di persona affascinanti proprietà della luce. In “Svela i colori” il pubblico può scoprire caratteristiche inaspettate della luce, entrando in una stanza in cui tutti gli oggetti sembrano essere gialli: che cosa accade illuminando gli stessi oggetti con la luce bianca alla quale siamo normalmente abituati? È poi sorprendente camminare davanti all’installazione “Onde e particelle” e vedere la propria immagine “trasformarsi” alternativamente in onda o in particelle, sperimentando così una natura duale come quella della luce!
Per approfondire il lavoro dei maker INFN: Asimmetrie n. 19
Per informazioni sulla mostra:

Programma della Maker Faire Rome 2015:
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L’INFN ALLA MAKER FAIRE CON I RIVELATORI FAI DA TE

Logo2 MakerFaire MFR15Anche l’INFN tra partner della Maker Faire, la grande esposizione dedicata ai nuovi artigiani digitali, che inaugura il 16 ottobre l’edizione 2015, alla Sapienza Università di Roma. Dal 16 al 18 ottobre, nello stand 12 del padiglione I, i maker Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, ricercatori della sezione INFN di Roma1, mostreranno al pubblico come assemblare con semplici ingredienti un rivelatore di particelle home-made. In particolare, i due maker presenteranno un rivelatore di raggi cosmici e uno scanner per fasci di particelle accelerate, entrambi realizzati con software e scheda Arduino Shield “ArduSipm”, sviluppati a scopo di ricerca dalla sezione di Roma dell’INFN.
“La costruzione del nostro rivelatore di particelle richiede, oltre alla scheda, pochi altri materiali reperibili in rete”, ci spiega Valerio Bocci, ricercatore e maker dell’INFN. I Microcontrollori stanno diventando per i sistemi di acquisizione quello che i microprocessori sono diventati per i computer: all’interno di un singolo chip “, continua Bocci, “ troviamo tutto il necessario per interfacciarci al mondo esterno. Così, con l’aggiunta di pochi componenti elettronici, siamo riusciti a realizzare un completo sistema di acquisizione e controllo di un rivelatore di particelle, replicando, in piccolo, quello che si fa nei grandi esperimenti di fisica costruiti dall’INFN.”
Il rivelatore costruito artigianalmente non ha nulla da invidiare ai suoi fratelli maggiori, utilizzati ad esempio nell’acceleratore LHC, al CERN. Il bassissimo costo di realizzazione, inoltre, lo rende adatto a numerose applicazioni di tipo didattico.
I maker INFN sono inoltre nel programma dei talk della manifestazione per spiegare al pubblico nel dettaglio come realizzare i rivelatori "domestici": il 16 ottobre alle 16.15 lo stesso Valerio Bocci sarà nella room 9 per parlare di "ArduSipm: dispositivo portatile e a basso costo per rivelare raggi cosmici e radiazioni nucleari”, mentre il 18 alle 17.00 sarà la volta di Francesco Iacoangeli con “Sistema per la ricostruzione del profilo di un fascio di un acceleratore basato su ArduSipm”.
Oltre a presentare il lavoro dei suoi maker, l’INFN partecipa all’edizione 2015 di Maker Faire con un contributo alla mostra “La Scienza illumina”, allestita nella Cappella Universitaria: un percorso sulla luce per sensibilizzare grandi e piccoli sul tema della sostenibilità e del risparmio energetico. L’INFN contribuisce alla mostra con due installazioni interattive grazie alle quali è possibile sperimentare di persona affascinanti proprietà della luce. In “Svela i colori” il pubblico può scoprire caratteristiche inaspettate della luce, entrando in una stanza in cui tutti gli oggetti sembrano essere gialli: che cosa accade illuminando gli stessi oggetti con la luce bianca alla quale siamo normalmente abituati? È poi sorprendente camminare davanti all’installazione “Onde e particelle” e vedere la propria immagine “trasformarsi” alternativamente in onda o in particelle, sperimentando così una natura duale come quella della luce!
Per approfondire il lavoro dei maker INFN: Asimmetrie n. 19
Per informazioni sulla mostra:

Programma della Maker Faire Rome 2015:




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L’AQUILA: DAL 15 AL 20 OTTOBRE UNA SCUOLA CHE UNISCE SCIENZA E ARTE

Apre giovedì 15 ottobre, a L’Aquila, la scuola di alta formazione di IPERION CH.it rivolta a dottorandi, conservatori, restauratori e storici dell’arte che si vogliono specializzare nelle tecniche di diagnosi avanzata non invasiva per i beni culturali. Giunta alla seconda edizione, la scuola si svolgerà dal 15 al 20 ottobre 2015 presso il Palazzetto dei Nobili a L’Aquila e sarà un vero e proprio training camp della diagnostica non-invasiva.

Le lezioni si svolgeranno in situ utilizzando la migliore strumentazione dei gruppi di ricerca appartenenti a IPERION CH.it, il nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca europea per i beni culturali E-RIHS (European Reseach Infrastructure for Heritage Science). La scuola è organizzata da CNR, ENEA, INFN, INSTM e OPD con il supporto del Miur e il patrocinio del Comune e dell’Università dell’Aquila.

Insieme al programma didattico la scuola prevede una serie di iniziative pensate per i cittadini proponendosi come un’occasione per riportare l’attenzione sullo studio e la tutela del patrimonio artistico aquilano grazie all’impiego di tecnologie avanzate oggi usate dai principali enti di ricerca italiani. Sabato 17 e domenica 18, inoltre, i laboratori di diagnostica allestiti per la scuola saranno aperti al pubblico.

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I LABORATORI DI FRASCATI CONNESSI A COLOSSEO E MUSEI ROMANI CON LA BANDA ULTRALARGA

colosseoI Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) come ponte tra il mondo della ricerca e dell'innovazione, e il patrimonio artistico-culturale nazionale. La Soprintendenza per l'Area Archeologica di Roma e il GARR - l’infrastruttura che fornisce connettività a banda ultralarga (100Mbps) a università, enti di ricerca e istituti culturali - hanno scelto i LNF tra i quattro luoghi, insieme al Colosseo, alla Crypta Balbi e alle Terme di Diocleziano, connessi in tempo reale per una performance con immagini ad alta definizione e dialoghi a distanza tra attori e musicisti. L'occasione è la prima assoluta dello spettacolo del regista Giorgio Barberio Corsetti, dal titolo “La Nave Argo (la macchina del tempo)”, nell'ambito dell'inaugurazione del collegamento in fibra ottica del Colosseo, del Foro Romano e Palatino e delle sedi del Museo Nazionale Romano (Crypta Balbi, Palazzo Altemps, Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano) alla rete GARR. Lo spettacolo, i cui interpreti, seppur presenti in luoghi geograficamente lontani, sono tutti interconnessi attraverso la rete della ricerca, si svolge a Roma, il pomeriggio del 13 ottobre, nell'Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano.

"I Laboratori Nazionali di Frascati hanno aderito con entusiasmo alla richiesta dei colleghi del GARR di avere disponibile l'acceleratore Dafne come scenario di una performance di teatro sperimentale", commenta Pierluigi Campana, Direttore dei LNF. "Riteniamo importante il collegamento in fibra ottica di siti storici, e abbiamo molto apprezzato l'idea di abbinare il nostro sito, prettamente tecnologico, a siti storico-archeologici: una sorta di doppio viaggio nel tempo, verso il passato e verso il futuro", conclude Campana.

"L'iniziativa di oggi rappresenta un importante connubio tra ricerca, innovazione e valorizzazione del patrimonio artistico italiano, e sottolinea l'importanza di essere in rete e creare sinergie e finestre di dialogo tra mondi differenti", afferma Antonio Zoccoli, componente della Giunta Esecutiva dell'INFN e Consigliere di Amministrazione del GARR. "Siamo contenti che l'INFN sia stato individuato come esempio di ricerca scientifica di eccellenza e innovazione tecnologica. Il trasferimento tecnologico è una delle mission dell'Istituto. La ricerca sui costituenti e sulle leggi fondamentali della natura porta, infatti, a sviluppare tecnologie di punta, che trovano importanti applicazioni interdisciplinari in molteplici settori, come l'analisi e la tutela dei beni storico-culturali del nostro Paese", conlcude Zoccoli.

L'evento è organizzato dal GARR e dalla Soprintendenza per l'Area Archeologica di Roma, con la collaborazione dell'INFN, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’Università Politecnica delle Marche e del Conservatorio di Musica Tartini di Trieste.

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A PISA UN BILATERALE TRA L’INFN E IL JINR DI DUBNA NEL SEGNO DI PONTECORVO

pisa dubna 0253Si apre lunedì 12 ottobre, presso il Rettorato dell'Università di Pisa, il bilaterale INFN-JINR (Joint Institute for Nuclear Research) di Dubna, per discutere le attività di ricerca delle due Istituzioni scientifiche, e individuare potenziali aree di comune interesse cui estendere la collaborazione tra i due Enti. Esiste, infatti, una lunga storia di collaborazione scientifica tra la Russia e l'Italia. Sono in corso molti progetti in comune tra l’INFN e i fisici di Dubna, in particolare ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) con gli esperimenti Borexino, SOX, DarkSide e GERDA, e al di fuori dei LNGS con JUNO, in Cina e mu2e, CDF (Collider Detector at Fermilab), al Fermilab di Chicago. Il bilaterale di Pisa tra INFN e JINR s’inquadra proprio all’interno di questo lungo rapporto di collaborazione.
Nell'ambito della due giorni dell'annuale meeting INFN-JINR, il pomeriggio del 13 ottobre è, inoltre, prevista una serie di conferenze storiche e scientifiche dedicate all'eredità di Bruno Pontecorvo, uno dei ragazzi di Via Panisperna, e alla sua famiglia. Proprio nei giorni scorsi la brillante intuizione del 1957 del fisico pisano sul fenomeno dell'oscillazione dei neutrini - particelle camaleonte in grado di cambiare identità all'interno di tre differenti tipologie, che i fisici chiamano "sapori", elettronico, muonico e tauonico - è stata premiata con il Nobel in fisica al canadese Arthur McDonald e al giapponese Takaaki Kajita, che l'hanno verificata sperimentalmente. Nel corso della giornata è prevista l'intitolazione di un'aula magna dell'Università pisana ai fratelli Pontecorvo: Bruno, Gillo e Guido, da parte degli studiosi italiani e di Dubna, dove Pontecorvo ha condotto parte delle sue ricerche sui neutrini. In calendario, la mattina del 13, anche una visita della delegazione del JINR, rappresentata ai massimi livelli, al laboratorio VIRGO, l’interferometro impegnato nella caccia alle onde gravitazionali che ha sede a Càscina, nella campagna pisana.

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