INFN

Matteo Renzi in visita al Cern

renzi-cernPiù denaro per il centro di ricerca e uscita delle istituzioni post universitarie dal perimetro del diritto amministrativo. Queste le promesse del premier Matteo Renzi alle ricercatrici e ai ricercatori incontrati oggi a Ginevra. Ferroni (Infn): «La sua presenza qui è per noi motivo d’orgoglio» Continue reading

RENZI IN VISITA AL CERN

Oggi,  7 luglio, il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha visitato il Cern e ha incontrato i fisici italiani che lavorano a Lhc. Fernando Ferroni, presidente dell'INFN ha così commentato

"Abbiamo accolto con grande entusiasmo la comunicazione che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva deciso di venire in visita al CERN. La sua presenza qui oggi, nel più importante laboratorio di fisica delle particelle al mondo, è per noi motivo di orgoglio. Rappresenta, infatti, un riconoscimento, da parte di una delle più alte cariche istituzionali del Paese, dell’eccellenza del CERN e delle ricerche che qui vengono condotte, e un’attestazione di stima per il lavoro dei nostri scienziati. Peraltro, non si fa fatica a rendersi conto, entrando qui, dell’importanza del contributo dell’Italia, delle industrie nazionali che hanno sviluppato tecnologie d’avanguardia rendendo possibili questi esperimenti e, in particolare, devo sottolineare con fierezza, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che coordina la partecipazione italiana a queste ricerche. I nostri fisici, tra cui molti giovani brillanti, trovano qui condizioni uniche al mondo per esprimere le loro capacità. E il loro impegno è ben valorizzato dai risultati che continuiamo a raggiungere, ultimo la scoperta del bosone di Higgs, e dagli incarichi di responsabilità che sono chiamati a ricoprire su designazione di tutta la comunità internazionale. Penso che tutto ciò renda onore alla lunga tradizione che ci vede eredi di scienziati geniali come Enrico Fermi, e lungimiranti come Edoardo Amaldi, tra i padri fondatori del CERN e dell'INFN. LHC ha appena ripreso a fare scienza, Fabiola Gianotti sta per assumere l’incarico di Direttore Generale di questo importante laboratorio: penso che si stia prospettando all’orizzonte un futuro per noi davvero stimolante, e che il nostro Paese continuerà a raccogliere soddisfazioni dal lavoro dei nostri fisici, qui al CERN e nei nostri laboratori di eccellenza in Italia".

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NUOVA EDIZIONE DEL PREMIO BASSOLI

COMUNICATO STAMPA 3mila euro per la migliore “raccolta di testimonianze orali in ambito scientifico”.  È uscito il nuovo bando del premio SISSA/INFN dedicato a Romeo Bassoli, inserito nel progettoMemorie di scienza”. Il premio finanzia con 3mila euro il miglior progetto per la raccolta di interviste e testimonianze orali in ambito scientifico. Tema di quest’anno sono le malattie infettive. Romeo Bassoli, scomparso nel 2013, è stato giornalista scientifico, ha collaborato a lungo con il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA e ha guidato per 7 anni l’Ufficio Comunicazione INFN. Per presentare la domanda c’è tempo fino al 20 ottobre 2015. Per maggiori informazioni visitate la pagina http://mcs.sissa.it/news/nuova-edizione-del-premio-bassoli A lungo docente del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA e responsabile della comunicazione di INFN, giornalista scientifico “di razza”, Romeo Bassoli è scomparso nell'ottobre 2013. In sua memoria la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) promuovono un premio annuale di 3mila euro per il miglior progetto di “interviste e raccolta di testimonianze orali” in ambito scientifico. SISSA e INFN contribuiscono in parti uguali (50%) al premio che ogni anno è incentrato su un tema diverso. L'argomento dell'edizione 2015 sono le malattie infettive, in particolare le paure, le percezioni, le idee che le persone hanno delle malattie infettive e i rapporti tra cittadini ed esperti sul modo di affrontarle. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati e a tutte le appassionate di storia e comunicazione della scienza sul territorio nazionale. La scadenza del concorso è il 20 ottobre 2015, i vincitori saranno comunicati a novembre. Il bando di concorso è disponibile al link: http://goo.gl/YgJuPq.

Più in dettaglio...

L’obiettivo del premio è accrescere il valore delle testimonianze orali nella storia e nella comunicazione della scienza, nell’ambito di un progetto più ampio. L’iniziativa, dal titolo “Memorie di scienza”, è promossa dalla moglie e dai familiari e amici di Romeo Bassoli, e si appoggia all’archivio di storia orale del Circolo Gianni Bosio di Roma, con la partecipazione dell’agenzia di comunicazione della scienza Zadig. “Memorie di scienza” raccoglie testimonianze orali, racconti e narrazioni delle più diverse figure che vivono il mondo della scienza: ricercatori, tecnici, giornalisti, decisori, persone comunque coinvolte nella progettazione e nello svolgimento della ricerca scientifica e delle sue applicazioni. La raccolta costituirà il fondo di un archivio orale consultabile online in modalità open access. La raccolta prevede sia contributi originali, sia l’individuazione di materiali già esistenti ma di difficile reperimento o comunque di difficile fruizione. Il corpus di testimonianze è organizzato per temi e filoni narrativi, per facilitare la ricerca e l’accesso ai materiali raccolti, ma anche per privilegiare l’aspetto della narrazione, in una raccolta che vuole avere sia una valenza storica, sia una valenza comunicativa. “Memorie di scienza” organizza, almeno una volta all’anno, una giornata dedicata alla presentazione dell’archivio e dei materiali raccolti, oltre a offrire un’occasione di confronto tra chi ha contribuito alla raccolta e gli interessati: storici della scienza, ricercatori, giornalisti, personalità della cultura.

LINK UTILI:

 Pagina web “Memorie di scienza”: http://goo.gl/mCmfJg ·

Bando: http://goo.gl/YgJuPq ·

Pagina di “Memorie di scienza” su Facebook: https://goo.gl/sUqcwV

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BENI CULTURALI: VERSO UN’INFRASTRUTTURA DI RICERCA EUROPEA

beniculturaliUn’infrastruttura cross-disciplinare europea per le scienze e le tecnologie della conservazione dei beni culturali con un ruolo di primo piano per l’Italia. E’ questo il cuore dell’ambizioso progetto E-RIHS (Shaping the European Research Area of Heritage Science) che sarà presentato la mattina del 2 luglio nell’ambito di un convegno internazionale sugli stati generali dei beni culturali in corso a Firenze dal 30 giugno al 3 luglio. Al progetto il nostro paese partecipa con il nodo italiano della rete che vede tra i protagonisti CNR, ENEA, INFN e PIN Scrl. La giornata sarà aperta dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, e prevede la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca italiani, dei presidenti Nicolais (CNR), Testa (ENEA) e Ferroni (INFN) e di rappresentanti delle Istituzioni europee tra cui Maria Theofilatou, della Commissione Europea, Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Giorgio Rossi vicepresidente dello European Strategy Forum on Research Infrastructures e Jacques Dubucs del Ministero per l’istruzione e la ricerca francese. In particolare Ferroni presenterà CHNet, la rete per i beni culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, a cui fanno capo i progetti di ricerca dell’istituto nel campo della conservazione dei beni culturali e che coinvolge le sezioni di Bari, Bologna, Catania,  Ferrara, Firenze, Milano Bicocca, Napoli, Roma2, Roma3, Torino, i Laboratori nazionali  LNF, LNL, LNS, e i Centri nazionali CNAF e TIFPA .

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FERRONI DESIGNATO DAL CD ALLA PRESIDENZA DELL’INFN PER IL SECONDO MANDATO

Fernando Ferroni è stato designato dal Consiglio Direttivo dell’INFN come Presidente dell’Istituto per il secondo mandato, con 30 preferenze su 33 votanti. La votazione si è tenuta nel corso della riunione di Direttivo del 26 giugno. L’esito della procedura di designazione sarà comunicato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ai fini della nomina. Auguriamo buon lavoro al nostro Presidente per i prossimi quattro anni!

Il Consiglio Direttivo ha inoltre votato anche per l’elezione del Direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati e della Sezione di Roma 1. L’esito della votazione ha portato alla nomina di Pierluigi Campana alla guida dei Laboratori di Frascati e alla conferma per il secondo mandato di Marcella Diemoz a capo della Sezione di Roma 1.




Nato a Roma nel 1952 Fernando Ferroni è ordinario presso l’Università la Sapienza di Roma dal 2000. Laureato in fisica alla Sapienza nel 1975 si è da sempre occupato di aspetti sperimentali della fisica delle particelle elementari. Ha lavorato al CERN di Ginevra, dapprima in esperimenti sui neutrini fino agli anni ’80 e poi all’esperimento L3 al LEP (l’acceleratore che ha preceduto LHC nel tunnel di Ginevra). Nei primi anni ’90 ha iniziato la sua collaborazione con l’esperimento BaBar alla macchina PEP2 di SLAC (Stanford, USA) per lo studio della violazione di CP nei decadimenti del quark beauty. Lavora attualmente ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell'esperimento CUORE per la ricerca del decadimento doppio beta senza emissione di neutrini e in un progetto innovativo nello stesso campo finanziato da un grant dello European Research Council. È autore di alcune centinaia di articoli su riviste scientifiche e ha partecipato a numerosi comitati internazionali nell’ambito della fisica delle alte energie. 

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FERRONI DESIGNATO DAL CD ALLA PRESIDENZA DELL’INFN PER IL SECONDO MANDATO

Fernando Ferroni è stato designato dal Consiglio Direttivo dell’INFN come Presidente dell’Istituto per il secondo mandato, con 30 preferenze su 33 votanti. La votazione si è tenuta nel corso della riunione di Direttivo del 26 giugno. L’esito della procedura di designazione sarà comunicato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ai fini della nomina.
Auguriamo buon lavoro al nostro Presidente per i prossimi quattro anni!

Il Consiglio Direttivo ha inoltre votato anche per l’elezione del Direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati e della Sezione di Roma 1. L’esito della votazione ha portato alla nomina di Pierluigi Campana alla guida dei Laboratori di Frascati e alla conferma per il secondo mandato di Marcella Diemoz a capo della Sezione di Roma 1.



Nato a Roma nel 1952 Fernando Ferroni è ordinario presso l’Università la Sapienza di Roma dal 2000. Laureato in fisica alla Sapienza nel 1975 si è da sempre occupato di aspetti sperimentali della fisica delle particelle elementari. Ha lavorato al CERN di Ginevra, dapprima in esperimenti sui neutrini fino agli anni ’80 e poi all’esperimento L3 al LEP (l’acceleratore che ha preceduto LHC nel tunnel di Ginevra). Nei primi anni ’90 ha iniziato la sua collaborazione con l’esperimento BaBar alla macchina PEP2 di SLAC (Stanford, USA) per lo studio della violazione di CP nei decadimenti del quark beauty. Lavora attualmente ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell'esperimento CUORE per la ricerca del decadimento doppio beta senza emissione di neutrini e in un progetto innovativo nello stesso campo finanziato da un grant dello European Research Council. È autore di alcune centinaia di articoli su riviste scientifiche e ha partecipato a numerosi comitati internazionali nell’ambito della fisica delle alte energie. 



Pierluigi Campana si è laureato in fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1981. Ha quindi lavorato a lungo presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, in esperimenti di ricerca del decadimento del protone nel tunnel del Monte Bianco, all’esperimento MACRO nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, dedicandosi in particolare allo sviluppo dei rivelatori di particelle. Ha lavorato nell’esperimento ALEPH all’acceleratore LEP al CERN di Ginevra, e successivamente alla macchina DAFNE dei Laboratori di Frascati sull’esperimento KLOE per lo studio della violazione CP nei mesoni K. Dal 2002 lavora all’esperimento LHCb di LHC al CERN, per la ricerca della violazione di CP nei quark beauty, e dal 2011 al 2014 è stato coordinatore internazionale della collaborazione LHCb.
Attualmente è dirigente di ricerca ai Laboratori di Frascati. È autore e coautore di centinaia di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.


 


Marcella Diemoz si è laureata in fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1982 e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 1987. L’attività di ricerca si è rivolta allo studio sperimentale delle interazioni fondamentali utilizzando neutrini, elettroni e, infine, protoni con l’esperimento CMS a LHC al CERN di Ginevra. Ha dedicato oltre dieci anni della sua attività di ricerca alla progettazione, allo sviluppo e alla costruzione del calorimetro elettromagnetico a cristalli scintillanti dell'esperimento CMS, che nel 2012 ha annunciato assieme all’esperimento ATLAS la scoperta del bosone di Higgs. Dal 2002 è dirigente di ricerca all’INFN, e per l’INFN ha rivestito il ruolo di responsabile nazionale dell’esperimento CMS. La sua attività scientifica è documentata da oltre 700 pubblicazioni su riviste internazionali e da numerose presentazioni a conferenze internazionali. È stata membro di vari comitati nazionali e internazionali tra cui lo Scientific Policy Committee del CERN.


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ERC: 1,8 MILIONI DI EURO AL PROGETTO ULTRA-FAST SILICON DETECTOR DI NICOLO CARTIGLIA

Comunicato Stampa: Sviluppare un nuovo rivelatore ultra veloce basato sul silicio e capace di realizzare un’immagine a quattro dimensioni delle particelle che lo attraversano “fotografando” contemporaneamente sia la posizione sia il tempo di passaggio delle particelle: è questo il cuore del progetto Ultra-Fast Silicon Detector (UFSD) proposto da Nicolo Cartiglia, della sezione di Torino dell’INFN, e vincitore di un finanziamento ERC Advanced Grant dell’importo di 1.8 ml euro e della durata di cinque anni.

Il progetto si basa sullo sviluppo di un nuovo tipo di rivelatore al silicio, simile a quelli impiegati in molti esperimenti di fisica delle particelle, ma che si contraddistingue per la capacità di determinare il tempo di passaggio di una particella in modo estremamente accurato, con una risoluzione di circa 10 picosecondi. Ovvero: un rivelatore capace di una precisione di 10 millesimi di miliardesimo di secondo e uno spessore pari a quello di un capello molto sottile.

“La possibilità di aggiungere la dimensione temporale al processo di tracciamento è fondamentale per associare correttamente le particelle che appartengono allo stesso evento, scartando quelle che invece sono passate nel rivelatore in tempi successivi” commenta Nicolo Cartiglia, vincitore del finanziamento ERC Advanced Grant e ricercatore dell’INFN di Torino. Questo nuovo tipo di tecnologia trova applicazione in contesti in cui il rivelatore debba essere molto sottile oppure molto resistente alle radiazioni come ad esempio nell’ambito dell’adroterapia oncologica in cui si sviluppano tecnologie di altissima precisione da impiegare in dosimetria.

L’attività che ha portato a proporre il progetto Ultra-Fast Silicon Detector è iniziata nel 2013 nell’ambito delle ricerche dalla Commissione 5 dell’INFN, che si occupa di ricerche tecnologiche e interdisciplinari, e grazie alla collaborazione tra le sezioni INFN di Firenze, Torino,Trento e la Fondazione Bruno Kessler (FbK). Nel 2014 UFSD è stato riconosciuto come “Progetto di grande rilevanza scientifica Italia – USA”, ed ha ricevuto una finanziamento della durata di due anni dal Ministero degli Affari Esteri.

Nel 2015 è inserito all’interno del progetto europeo AIDA2. 
Istituito nel 2007 dall’Unione Europea, l’European Research Council (Erc) è l'organismo che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei paesi associati. Dall’inizio della sua attività, l’Erc ha finanziato oltre 5000 ricercatori. Nell’ambito di Horizon 2020, il nuovo programma di ricerca dell’EU (2014-2020), i fondi ERC ammontano a 13 miliardi di euro.

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MARCO DURANTE È IL NUOVO VICEPRESIDENTE DEL PTCOG

Marco Durante, direttore del centro nazionale dell’INFN TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications), è stato eletto vicepresidente del Particle Therapy Co-Operative Group (PTCOG). Durante è il primo ricercatore ad assumere il prestigioso incarico: finora infatti erano sempre stati indicati specialisti provenienti dall’ambito clinico o della fisica medica. PTCOG è l’organizzazione internazionale che riunisce tutti i centri mondiali che utilizzano i protoni e gli ioni pesanti per la terapia oncologica. Per l’Italia, i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN con il progetto CATANA per la cura del melanoma oculare, il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) a Pavia e l’APSS (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) di Trento sono tutti rappresentati nel Consiglio Direttivo di PTCOG, che attualmente conta 60 membri. Il nuovo Presidente è Jay Flanz del Massachusetts General Hospital di Boston e, assieme a Durante, è stato nominato vicepresidente Tadashi Kamada del centro giapponese NIRS (National Institute for Radiologiacal Sciences). Marco Durante è anche associate editor del International Journal of Particle Therapy, la rivista ufficiale del PTCOG.

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